Siepi antismog e antirumore: il benessere fai da te comincia in giardino

La siepe, preziosa alleata della privacy soprattutto in contesti urbani, determina la personalità del giardino ed ha la caratteristica fondamentale di filtrare i venti dominanti, rallentandoli e diminuendone l’impatto dove una barriera in muratura o in legno darebbe luogo ad aree di forte turbolenza più dannose di un vento costante.


In condizioni particolarmente vulnerabili allo smog e al rumore, per la vicinanza a strade trafficate o fabbriche, sono utili le barriere verdi a boschetto con 3-4 file di piante composte da qualche albero, arbusti sempreverdi e caduchi, piantando le specie a maggior sviluppo in altezza, alla maggior distanza dalla strada.
In campagna sarà opportuno utilizzare specie spontanee, così da permettere un buon adattamento delle piante nell’ambiente e omogeneità delle stesse con il panorama vegetale esistente.
Le specie più indicate a questo scopo, che abbiano scarse richieste di cure colturali, contribuiscono a creare microclimi favorevoli, riducendo l’escursione termica e rendendo più armonioso un giardino.


In particolare:
– Per le zone costiere sono indicate:
Arbutus unedo, Quercus ilex, Euonimus japonicus, Pittosporus tobira, Satureja hortensis, Dafne oleifolia, Erica sicula sicula, Matthiola rupestris, Satureja hortensis, Scabiosa limonifolia, Scilla autunnalis, Senecio cineraria, Seseli bocconi guss, Thymus, Cistus, Pistacia lentiscus Nerium oleander.
– Per le aree collinari:
Abelia grandiflora, Thlaspi bursa pasoris, Cerastium, Hedera Helix,Geranium macrorrhizum, Hypericum calycinum, Pachisandra terminalis, le sassifraghe, Vinca minor, Crataegus monogyna, i Cotoneaster adpressus e C. microphyllus, le Dafne, Deutzia gracilis, Euonymus europaeus, Citisus scoparius), Pistacia lentiscus, Rosa canina, Rosmarinus officinalis, Cornus alba, Viburnum lantana, Nerium oleander, Pirus pynaster, Rhamnus alaternus, Pistacia lentiscus, Pyracantha angustifolia, Laurus nobilis, Morus nigra.
In base alle esigenze possono essere scelte siepi di diversa altezza:
– Per siepi alte oltre 2 metri:
Pinus sylvestris, Pinus nigra, Pinus radiata, Thuia plicata,Taxus baccata, Chamaerocyparis “lutea e C. columnaris glauca, Morus nigra.
– Sempreverdi per siepi alte 2 metri o poco più:
Chamaerocyparis Allumii, Cupressus macrocarpa, Thuya occidentalis, Acer campestris, Robinia pseudoacacia, Carpinus betulus, Quercus pubescens, Sorbus domestica.

Inoltre, nelle zone adiacenti a corsi d’acqua si suggeriscono: Salix alba, Alnus glutinosa, Morus alba, Sambucus nigra.
Le siepi possono essere una valida barriera antintrusione sempreverdi. Eccone alcune adatte: Berberis darwinii, Ilex aquifolium, Mahonia japonica, Osmantus fragrans; a foglia caduca: Berberis x ottawensis “Superba”, Crataegus monogyna, Hippophae rhamnoides, Poncirus trifoliata, Prunus spinosa, Rosa moyesii, R. sericea subsp.omeiensis.
In particolare, se si cercano siepi di medie dimensioni sempreverdi si consigliano:
Ilex aquifolium “Ferox Argenea, Mahonia aquifolium, Pyracantha coccinea, Yucca goriosa, Y. Filamentosa, Agave americana.

Alcuni consigli di manutenzione:
Dovendo utilizzare, durante la fase di realizzazione, materiale vegetale vivo, derivato da specie atte alla riproduzione per via vegetativa (talea, verghe, astoni, ramaglie) è categoricamente necessario eseguire i lavori durante il periodo di riposo vegetativo.
La manutenzione successiva alla messa a dimora delle piante è di scarsa entità e si limita, solo per i primi due-tre anni successivi all’impianto, alla sostituzione di esemplari sofferenti o morti e a piccole potature di formazione in grado di meglio indirizzare le chiome dei giovani alberi in crescita. Potrebbero essere necessarie irrigazioni di soccorso nei periodi particolarmente caldi e asciutti.
Impiantando svariate specie, in caso di attacchi parassitari, che in genere colpiscono una sola specie, la siepe, nel suo complesso, continuerà ad essere protetta e rivestita.
Per realizzare un boschetto allungato è necessaria una larghezza minima di 4-5 m perché le piante possano svilupparsi in modo naturale. Si possono associare 6-10 tipi di arbusti, sia a foglia caduca che sempreverdi insieme ad alberi evitando di allinearli rigidamente.
Dott.ssa Agr. Brigida Spataro

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Foto: pexels.com

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