Aglio: la pianta officinale dalle proprietà antibatteriche e antivirali

L’aglio (Allium sativum L.), originario dell’Asia Centrale, appartenente alla famiglia delle Liliacee è una pianta perenne officinale ricca di proprietà terapeutiche che cresce bene nelle aree temperate e asciutte.

Proprietà

Conferisce ai cibi un aroma caldo, piccante, stimolante e viene usato da sempre come antinfluenzale, rinforzante i villi intestinali, eccellente antiparassitario e antibatterico; ostacola persino la proliferazione dell’l’Helicobacter pyrlori, causa di ulcere gastriche e di alcuni tipi di tumore allo stomaco.

Il bulbo è’ costituito per il 61% di acqua, 30,5% di idrocarbonati, 6,5% di proteine, 0,3% di grassi, 1,2% di ceneri, insieme a vitamine B1, B6, B12, C, D, H; è ricco di minerali quali: magnesio, potassio, sodio, calcio, fosforo, nitrati, zolfo, ferro, iodio, rame, manganese, zinco, bromo, arsenico, silicio, e principi  antibiotici.

Meglio utilizzare il macerato d’aglio intero che Ippocrate raccomandava per la cura di infezioni, ferite, lebbra, tumori e nel Medioevo era la medicina dei contadini e dei poveri.

Uno studio dell’Università di Berlino ha dimostrato che l’aglio è in grado di “pulire” le arterie, più del “colesterolo buono”.

Ricercatori del Weizmann Institute of Science, in Isralele, insieme ai colleghi del Rehovot’s Kaplan Hospital, ne hanno verificato le proprietà anticancro e le hanno pubblicate nel Molecular Cancer Therapeutics.

Possiede potenzialità cosmetiche utili per fortificare le unghia, arrestare la caduta dei capelli e la forfora, combattere le dermatiti e prevenire le rughe.

Se tagliato lascia fuoriuscire una sostanza caustica utile per rimuovere calli e verruche

Controindicazioni

Non deve essere assunto in grandi quantità per molto tempo in quanto contiene una sostanza che può essere velenosa per il cervello e, per la sua azione fluidificante del sangue, è da evitare in caso di patologie emorragiche, ulcera gastro-duodenale e in gravidanza.

 Inoltre inibisce la “cattura” dello iodio interferendo con la funzionalità della tiroide.

Tecnica colturale

La propagazione si effettua utilizzando i bulbilli più grossi e sani da interrare, con l’apice verso l’alto, a una profondità di circa 4-5 cm, in autunno nelle zone a clima mite (per l’aglio rosa da consumare fresco in primavera) e all’inizio della primavera nelle zone fredde e umide (e per l’aglio bianco che può essere conservato).

I bulbi si raccolgono sia in autunno, dopo che la pianta vi abbia accumulato le riserve nutritive, sia in primavera, prima che queste riserve vengano mobilizzate per il risveglio vegetativo.

La resa per ettaro, piantumando 8 -12 q. di bulbilli, si aggira intorno a 80-120 quintali di bulbi.

Il tempo di germogliazione, a seconda della temperatura, varia da 5 a 10 giorni.

Devono essere conservati in magazzini a 0°C e con il 70% di umidità relativa fino a 6-7 mesi, in cassette o appesi intrecciati nelle tipiche “reste”.

Impiego nelle coltivazioni biologiche e biodinamiche

Lo si può coltivare consociato ad altri ortaggi come lattughe e sedano che protegge dagli insetti grazie all’emissione di essudati radicali solforati, il disolfuro di allile e il trisolfuro di allile, repellenti e tossici per la maggior parte dei parassiti che rilascia nel terreno e attorno a se.

Una miscela letale per insetti si realizza con  4 spicchi di aglio tritato in un cucchiaio di olio minerale, si lascia riposare una notte, si elimina l’aglio dall’olio, si aggiunge un bicchiere di acqua e un cucchiaino di sapone biodegradabile.

Piantare l’aglio in corrispondenza dei roseti allontana tarli, afidi e coleotteri, come pure intorno al tronco dei peschi o vicino a carote, porri e cipolle.

Se coltivato insieme al pomodoro allontana i ragnetti rossi.

Accanto al cavolo tiene lontani i vermi e le lumache.

La sua vicinanza migliora il sapore di barbabietole, cavoli e piselli.

L’aglio insieme al peperoncino è efficace nella lotta preventiva contro insetti e larve di zanzara (si pestano alcuni peperoncini verdi, tre spicchi di aglio e una cipolla molto piccola e si lascia macerare per almeno un giorno prima di filtrare e spruzzare sulle colture).

Per le verdure si può utilizzare un macerato con sei spicchi d’aglio, una cipolla, un cucchiaio di pepe di cayenna diluiti in un litro di acqua tiepida per 8 ore.

Per prevenire le infestazioni di coleotteri su patate e cavoli si nebulizza una miscela composta da due spicchi d’aglio e foglie di senape, in infusione in mezzo litro di acqua bollente e lasciata raffreddare prima dell’uso.

L’aglio possiede ottime capacità antifungine e allo scopo si schiacciano quattro teste d’aglio e si fanno bollire con 6 cucchiai di bicarbonato in 4 litri d’acqua. Si lascia raffreddare a temperatura ambiente e con un annaffiatoio si bagna lentamente il terreno intorno alle piante da trattare.

Dott.ssa Agr. Brigida Spataro

Foto: http://www.piubenessere.it/laglio-come-antibiotico-naturale/

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