I pollini, polverina fine di colore giallo o marrone chiaro, altro non sono che i gusci, resistenti ad agenti chimici e fisici, che racchiudono il segreto della vita: le cellule germinali maschili (gametofiti) delle Gimnosperme e delle Angiosperme la cui funzione è la fecondazione sessuale delle piante e la riproduzione delle piante.
Pertanto è ovvio che siano particolarmente ricchi di sostanze essenziali per la vita e molto nutrienti; infatti, a seconda della provenienza botanica, contengono 20 aminoacidi (15-22%), carboidrati (50%), proteine (6-30%), lipidi (1-10%), acqua, acidi grassi insaturi, zuccheri semplici, tutte le vitamine del complesso B tranne la B 4, vitamina C, A, enzimi, ormoni, sostanze antibiotiche, ferro e calcio in una forma molecolare altamente disponibile, rame importante per il sistema immunitario, magnesio, potassio, zolfo, manganese fondamentale per la tiroide, zinco, flavonoidi tra cui quercetina immunomodulante e rutina tonico del sistema venoso, pigmenti come le antocianineantinfiammatorie, terpeni dalle proprietà analgesiche.
Abbondante è il contenuto di acido folico, indispensabile durante la gravidanza per lo sviluppo del tessuto nervoso centrale del nascituro.
I pollini delle piante anemofile, principali cause di riniti nei soggetti allergici, sono leggeri e secchi per essere dispersi dal vento.
Invece i pollini delle piante entomofile sono più pesanti e collosi per aderire al corpo degli insetti che le visitano, attratte dal nettare, e, volando di fiore in fiore, facilitano l’impollinazione incrociata che arricchisce il patrimonio genetico delle piante irrobustendole.
Entrano nella composizione della pappa reale per l’ape regina e sono il nutrimento delle larve.
Gli apicoltori ne sottraggono loro una parte applicando una griglia nell’apertura di ogni arnia così che le api, entrando perdano il polline che va a depositarsi in un contenitore.
Il polline fresco deve avere odore floreale, sapore di miele grezzo e va mantenuto surgelato o perde fino l’80% delle proprietà benefiche. Se il guscio protettivo dei granuli pollinici non è stato spezzato prima dell’immissione sul mercato, occorre provvedere prima di consumarlo perché è inattaccabile dai succhi gastrici dell’intestino umano.
Particolare attenzione deve essere posta sulla scelta del polline acquistato perché è facile che contenga pesticidi o contaminazioni da colture OGM, se non viene indicata la provenienza da agricoltura biologica. Il polline, infatti, è un bioindicatore rivelatore dello stato di contaminazione ambientale da metalli pesanti e altri veleni antiparassitari.
Assumere polline può essere rischioso a chi è allergico al polline perché può accentuare i sintomi sino allo shock anafilattico.
Le proprietà e le informazioni erboristiche delle piante sono riportate a solo titolo indicativo, e non costituiscono nessun tipo di consulto o prescrizione medica.
Dott.ssa Agr. Brigida Spataro
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