La Portulaca oleracea, diffusa come pianta ornamentale da fiore o considerata infestante, è una piantina perenne o annuale, molto rigogliosa in tutta Italia, caratterizzata da una crescita incredibilmente veloce (può crescere di diversi centimetri al giorno) e i semi rimangono vitali nel terreno fino a 40 anni.
Le temperature ideali che ne assicurano una crescita vigorosa vanno dai 26 ai 32 gradi. La vegetazione si arresta sotto i 6-5 gradi: la pianta non tollera il freddo che in casi estremi può portare alla morte. Anche l’eccessiva umidità danneggia la pianta che si adatta meglio a condizioni di caldo e di siccità.
Nel Medioevo veniva considerata una preziosa pianta officinale e medicinale, ma con l’avvento della moderna farmacopea di sintesi, se ne è perduto il ricordo.
Invero fornisce un’alta percentuale di acidi grassi Omega 3rispetto a molti oli di pesce, che svolgono un ruolo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, contiene alti livelli divitamina A (tra tutte le verdure a foglia verde 1320 UI/100 g, fornisce il 44% del RDA).
Protegge la salute degli occhi grazie alla presenza di due diversi tipi di pigmenti di alcaloide betalain, un rossastro beta-cyanis, e un beta-xanthins giallo, che sono altrettanto anti-mutagene e antiossidanti.
E’ ricca di vitamina C e del complesso B, compresi riboflavina, piridossina, niacina, nonché carotenoidi, ferro, magnesio e calcio. Usata anche per curare diarrea, vomito, enterite acuta, emorroidi ed emorragie post-partum.
Esternamente, in presenza di foruncoli, punture d’api ed eczema, si possono applicare impacchi di foglie pestate.
Imparare a riconoscerla nei campi, è facile: i fiori hanno un diametro di 10 cm nella varietà Portulaca pilosa e di circa 4-6 cm in quella umbraticola, specie che annovera anche varietà a fiore doppio le foglioline sono “a goccia”, molto carnose, i fiori possono avere colori diversi, ma le piante più comuni li hanno gialli e piccoli.
Ogni parte della portulaca è commestibile: le foglie, i fiori e i gambi teneri. Data la crescita incredibilmente veloce (può crescere di diversi centimetri al giorno), si possono cimare i rami nuovi, separare le foglie dalla parte più dura del ramo.
Sono buonissime nell’insalata verde, nell’insalata con pomodori e rucola, cucinate come gli asparagi (ma non hanno il pericoloso ossalato di calcio di cui sono, invece, ricchi gli asparagi).
Vuoi provarla? Cominciamo con una ricetta deliziosa…
GLI GNOCCHI ALLA PORTULACA
Per 4 persone
Ingredienti:
400 gr di portulaca (pulita, lavata e ben scolata)
olio di oliva q.b.
200 gr di patate lessate e private della pellicola
200 gr di farina senza glutine o maizena consentita
1 uovo
1 pizzico di sale
Preparazione:
Rosolate in padella la portulaca con un filo di olio, lasciatela cuocere per 5 minuti, cavate e scolate bene il poco liquido. Subito dopo passatela al passatutto raccogliendo la polpa.
Aggiungete, in un recipiente capace, patate lessate e portulaca, insaporite con il sale, amalgamate con l’uovo e la farina senza glutine o maizena consentita, facendo in modo di ottenere un impasto bello liscio ed omogeneo.
Formate dei bastoncini da tagliare a gnocchetti.
Nel frattempo ponete la pentola con acqua sul fuoco, aggiungete il sale e versare gli gnocchetti quando l’acqua bolle; cavateli quando verranno a galla, passateli nella padella della salsa che avete scelto per condimento, facendoli insaporire.
Il segreto dello chef: per condirli utilizzate salsa a piacere, pomodoro, ragù, olio e aglio e briciole di pane con una guarnizione di prezzemolo finemente tritato, a vostra fantasia.
Buon appetito!
Dott.ssa Agr. Brigida Spataro