La borragine (Borago officinalis), erbacea officinale dai fiori a cinque petali di colore blu ricchi di nettare ed estrogeni dall’azione elasticizzante e rigenerante, è diffusa in tutte le regioni temperate fino ai 1000 m.s.l.m., dove può facilmente essere coltivata sia per dare un tocco di colore all’orto che in vaso.
Nelle miti regioni meridionali si può seminare dalla primavera all’autunno e, tagliando lo stelo da consumare sopra il colletto, si garantirà il ricaccio della pianta che continuerà a vegetare e fiorire.
Sin dall’antichità viene tradizionalmente impiegata come antipiretico, emolliente, diuretico, per i disturbi premestruali, mestruali, della menopausa e per calmare la tosse.
La borragine ha foglie ovali a margine dentato-ondulato, dotate di un lungo picciolo, a maturità presentano una ruvida peluria; questi peli quando vengono sfiorati, espellono una sostanza irritante che causa bruciore e prurito.
Le foglie giovani raccolte in aprile-maggio sono variamente impiegate in gustosi piatti tipici regionali, ma l’uso alimentare e terapeutico in quantità eccessive di foglie e fiori crudi è sconsigliato; infatti uno studio pubblicato sul Journal of Natural Products (K. M. Larson, M. R. Roby, and F. R. Stermitz, ”Unsaturated Pyrrolizidines from Borage-Borago officinalis”) evidenzia la presenza di alcaloidi pirrolizidinici nei petali e nelle foglie, dall’azione epatotossica e cancerogena che neppure la cottura distrugge del tutto.
I frutti sono degli acheni che contengono al loro interno molti semi di piccole dimensioni.
L’olio ottenuto dai semi spremuti a freddo, ricco dei salutari acido gamma 3 linolenico e fitoestrogeni, dalle proprietà antinfiammatorie e antiage, è, invece, completamente privo di sostanze tossiche; inoltre fluidifica il sangue e libera i vasi arteriosi dal colesterolo (controindicato e da assumere sotto controllo medico dagli emofiliaci e in terapia con anticoagulanti.
Applicandolo sulle macchie senili e assumendone un cucchiaio al giorno se ne riduce l’espansione e la cheratinizzazione.
Dott.ssa Agr. Brigida Spataro