Orto sinergico: anche le piante coltivano amicizie

L’agricoltura sinergica è un metodo di coltivazione che promuove i meccanismi di auto-fertilità del terreno attraverso la biodiversità, l’assenza totale di lavorazioni del suolo, l’uso della pacciamatura organica permanente anziché dei fertilizzanti chimici di sintesi, l’individuazione negli orti di percorsi dove camminare e dove invece coltivare, al fine di evitare il compattamento del suolo.

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Da dove iniziare per creare un orto sinergico?

Si creano, a tal fine, i “bancali” cioè aiuole di coltivazione permanenti alti 60 centimetri e larghi 120 centimetri dove piantare in stretta successione ed in modo ravvicinato ortaggi, piante officinali aromatiche e medicinali insieme ad arbusti e alberi da frutto che proteggano dai venti dominanti e dal sole nelle ore centrali del giorno le piante che hanno bisogno di ombra parziale, piante azoto-fissatrici (perché ognuna tragga beneficio dalla vicinanza dell’altra per l’assorbimento dei nutrienti e per la difesa dai patogeni).

Le piante, grazie al lavoro delle radici, ai residui organici degradati da microrganismi, batteri, funghi e lombrichi, creano la fertilità naturale del suolo.

Quando piante, funghi, batteri, insetti e animali sono in equilibrio tra loro, non c’è pericolo che un predatore diventi tanto numeroso da danneggiare le colture, così come avviene, invece, nelle monocolture indebolite dalla non presenza di piante consociabili.

Nell’impianto di un orto è, tuttavia, opportuno non sottovalutare l’importanza delle consociazioni perché permettono di contenere gli attacchi parassitari, creano suolo fertile attraverso i propri “essudati radicali” e danno vita a un sistema dinamico dove le piante partecipano attivamente al benessere reciproco.

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Quali sono le migliori consociazioni?

 

Esistono, infatti, specie che, se coltivate insieme, si indeboliscono e altre che invece si favoriscono fra di loro:

  • cavolo e origano si svigoriscono a vicenda, l’origano sarà, invece, un ottimo vicino per le cucurbitacee allontanandone gli afidi.
  • Le secrezioni radicali di calendula (Calendula officinalise tagete (Tagetes sp) combattono efficacemente i nematodi.
  • Il pomodoro (Solanum lycopersicum) riesce tossico per la gramigna (Agropyron repens) e può essere usato per eliminarla.
  • Aglio (Allium sativum), cipolla (Allium cepa) e scalogno(Allium ascalonicum) emettono sostanze repellenti e tossiche per gli insetti dannosi alle colture.
  • Il porro (Allium ampeloprasum L.) necessita di molto potassio e va consociato con sedano-rapa (Apium graveolens var. rapaceum).

Tra le consociazioni miste, molto razionali sono quelle temporanee delle colture erbacee nei vigneti e frutteti per proteggere il terreno dall’erosione o dall’ insolazione.

La rosa, pianta “spia” in testa ai filari di vite, manifesta prima i sintomi di eventuali attacchi di patologie fitopatiche e fisiopatiche così, per es., si previene l’attacco di botrite con irrorazioni di poltiglia bordolese.

L’impianto della patata nell’orto in primavera nel momento in cui le piante spontanee sono in pieno sviluppo, aiuta a combatterle perché ostacola lo sviluppo delle altre piante.

Alcune specie emettono sostanze che aiutano altre a crescere meglio come il porro e la cipolla che, con le sostanze volatili effuse, allontanano la mosca della carota (Psila rosae); la mosca della cipolla (Delia antiqua) è a sua volta disorientata dall’odore della carota; cosicché entrambe si auto-proteggono dagli attacchi parassitari.

Dipende dagli essudati radicali o dai terpeni che ogni specie rilascia nel terreno e attorno a se.

           Le migliori consociazioni sono:

  • Lattuga con cipolle, rape, porri, piselli, fragole, finocchi, cavoli
  • Aglio e cipolle con carota
  • Rose con aglio
  • Fragole con aglio, cipolla, erba cipollina e porro
  • Patate con cavolo e fagiolini
  • Carote con aglio, cipolla, porro e melenzane
  • Barbabietole con cavolo, cipolla e fagiolini
  • Cetriolo con cavolo e fagiolini
  • Mais con zucca e fagiolini
  • Sedano con fagioli e tutti i cavoli
  • Cerfoglio e ravanelli
  • Origano e cucurbitacee

     Le peggiori consociazioni sono:

  1. pomodoro e prezzemolo
  2. cavolo e origano
  3. lattuga con il sedano, il pomidoro, la rapa e il prezzemolo
  4. fagiolini e finocchio
  5. pomidoro – cavolo-rape

Gli effetti delle migliori associazioni di vegetali sono vanificati da trattamenti antiparassitari chimici, ma conservano tutta la loro efficacia nel giardinaggio biologico.

Il presupposto delle consociazioni è la minima concorrenza vitale e competizione alimentare. Se ciò viene compreso nell’ottica giusta, anche le consociazioni sono un mezzo pratico per arrivare alla produzione e alla qualità.

Dott. Agr. Brigida Spataro e Dr.ssa Stefania Mangiapane

Foto:

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