Vuoi avere un balcone ricco di fiori anche in autunno? Ecco le due piante must have per il tuo balcone, che con le cure giuste che ti suggeriamo in questo articolo, resisteranno per tutto l’inverno!

I ciclamini (Cyclamen) sono piante ornamentali molto facili da coltivare.
Vivono bene nel sottobosco, quindi è sufficiente posizionarle in zone fresche, ben illuminate e riparate dai raggi solari diretti, mantenendo sempre umido il terreno.
Resisteranno così tutto l’inverno.
Per prolungare la fioritura, eliminare i fiori appassiti.
Se i gambi si piegano, irrigare subito per immersione del vaso in acqua senza bagnare direttamente il tubero che, altrimenti marcirebbe.
Cyclamen europeum, la più diffusa, è caratterizzata da fiori profumati fucsia che si aprono in giugno e settembre e foglie cuoriformi verdi screziate d’argento.
L’unica varietà che può crescere bene anche in casa è il C. persicum dai vistosi fiori sfrangiati che sbocciano da settembre a marzo (la temperatura ottimale oscilla tra 10 ° e 15° C.)
Con la buona stagione la pianta appassisce e bisogna inclinarla per far sì che le foglie secchino senza marcire sul bulbo che va tenuto all’asciutto in un luogo fresco e all’ombra.
A settembre, invasare il tubero con la parte concava rivolta in alto, annaffiare e nel giro di un mese il ciclamino ricomincerà a fiorire.
Avvertenze: tutta la pianta è velenosa.

Un’altra pianta che colorerà le vostre giornate?
I settembrini ( Aster novi-belgii e A. novae-angliae).
Originari dall’America del Nord, dall’Africa del Sud e dall’Europa, da agosto fino a ottobre si coprono di vaporose nuvole di fiorellini semplici o con molti petali bianchi, rosa, fucsia, blu, lilla o viola intenso. Tutti quelli di taglia alta sono perfetti nelle composizioni floreali; nel linguaggio dei fiori i settembrini indicano i pensieri profondi e nascosti.Regalarli significa:“Per quanti pensieri tu possa avere, ritroverai lo splendore e sarai guidato nel buio dalla luce degli astri”.I fusti sottili, legnosi o semilegnosi, sono densamente ramificati e portano piccole foglie caduche spesso utilizzate nella medicina tradizionale per la loro proprietà antinfiammatoria, antitosse, depurativa, emostatica.

Come si coltivano?
Sono piante perenni a sviluppo cespuglioso apprezzate per la facilità di coltivazione in piena terra e in vaso: tollerano gelate di – 20°C e punte di 40°C in estate, si sviluppano in luoghi soleggiati o semiombreggiati, crescono bene sia nei giardini battuti da venti salmastri, come anche in montagna e si adattano a tutti i tipi di terreno calcarei o acidi, purchè ben drenati; tuttavia per stimolare fioriture abbondanti si consiglia di coltivare i settembrini in substrati fertili e arricchiti con buon concime organico a fine primavera, irrigati con regolarità durante l’estate, quando sono in formazione le infiorescenze.

La moltiplicazione per seme, per quanto facilissima per la buona percentuale di germinabilità, non assicura piante con le stesse caratteristiche di quella madre; infatti i vivaisti preferiscono il metodo di propagazione per divisione dei cespi così da avere piante robuste e vigorose, garantire una buona circolazione dell’aria tra le foglie e limitare gli attacchi di oidio dell’astro dovuto al fungo Erisyphe cichoriacearum: quando gli steli diventano troppo addossati tra loro e non emettono più abbondanti fioriture, in autunno o inizio marzo, con un coltello ben affilato, si recidono porzioni di piante dotate di gemme al colletto, con almeno un getto vitale e provviste di radici. I cespi divisi, vanno interrati in substrato sempre leggermente umido, al riparo dalle intemperie sino a maggio, quando gli astri potranno essere trapiantati a dimora definitiva e fioriranno già nell’autunno.
Articolo: Dott.ssa Stefania Mangiapane
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