Cipolla: ortaggio detox dell’estate

Indispensabili in cucina, le cipolle sono un alimento altamente salutare dalle straordinarie proprietà terapeutiche (antipertensive, lassative, antibiotiche e depurative, riducono l’indice glicemico degli alimenti ai quali sono abbinate e riequilibrano la flora batterica intestinale); ricche di sali minerali, soprattutto potassio, fosforo, calcio e sodio, saponine e pectine, Vitamine A, gruppo B, C ed E;  sono ricche di fitoestrogeni e acido caffeico che aiutano ad abbassare i livelli di zucchero nel sangue, flavonoidi con azione antiossidante e antinfiammatoria.

TECNICHE COLTURALI

Le cipolle sono tra gli ortaggi da bulbo più facili da coltivare, sia in pieno campo che in vaso, proprio sul terrazzo di casa (privilegiando vasi larghi, lunghi e poco profondi) dato che le radici sono piuttosto superficiali e basta poco spazio per ottenere produzioni soddisfacenti; i bulbi si possono mettere a dimora distanziandoli circa 10 – 15 cm e 30 cm tra le file; per la produzione di cipolline adatte ai sottaceti i sesti di impianto si riducono a soli 4 o 5 cm, in modo che i bulbi restino piccoli.

Anche se la primavera è il periodo migliore, possiamo coltivare le cipolle anche in autunno e averle pronte già all’inizio della primavera.

La maggior parte delle varietà possono essere seminate tra ottobre e novembre con una temperatura di 12/15°C. Nelle aree troppo gelide e piovose meglio seminare nei vasi, da portare al riparo durante i giorni più freddi e proteggere le piantine nelle prime fasi di crescita.

I frequenti cicli irrigui durante la fase di ingrossamento e maturazione del bulbo sono fondamentali al fine di evitare che le pezzature risultino troppo piccole.

Il raccolto delle cipolle avviene in genere circa 3-4 mesi dopo la semina, a seconda della varietà scelta e delle differenti condizioni climatiche. La germinazione dei semi di cipolla non richiede alcun nutriente perché gli embrioni nei semi hanno già le sostanze nutritive e l’energia richieste dal seme per crescere. Quindi l’aggiunta di ulteriori nutrienti danneggerebbe lo sviluppo della piantina.

Anche se sono resistenti alle escursioni termiche e alle temperature rigide dell’inverno, si sviluppano molto meglio con i climi miti e i luoghi soleggiati; infatti sotto i 5 °C si blocca l’ingrossamento e l’accumulo di sostanze di riserva basali da parte delle lunghe foglie guainanti e tubolari, la cui integrità è fondamentale per lo sviluppo del bulbo stesso.

In particolare, ogni giorno, hanno bisogno di alcune ore di luce solare diretta.

 Particolarmente nocivo risulta l’eccesso di umidità nel suolo, per cui non bisogna abbondare con l’acqua di irrigazione e avere cura del drenaggio del terreno che deve essere sciolto e drenante. fertile e ricco di sostanza organica come l’humus di lombrico, cioè letame bovino ed equino processato dalla digestione da parte dei lombrichi, che lo rendono un fertilizzante organico eccellente.

Sebbene siano a ciclo biennale (fioriscono e producono semi l’anno successivo a quello in cui vengono seminate o trapiantate), sonoraccolte prima di questo stadio e, ai fini della coltivazione, sono considerate annuali.

Se dovessero prefiorire, per motivi climatici (freddo fuori stagione e sovrabbondanza di acqua), per evitare che tutte le risorse della pianta vengano utilizzate per la riproduzione anzichè per lo sviluppo dei bulbi, bisogna tagliare le infiorescenze.

Considerato che la cipolla appartiene alla famiglia delle liliacee, è opportuno tenerne conto nell’impostare, di anno in anno, le rotazioni colturali nell’orto evitando il ristoppio (la coltivazione della cipolla sullo stesso appezzamento può essere effettuato dopo un intervallo minimo di 3 anni di altre colture non appartenenti alla famiglia delle liliacee).

Nella coltivazione in vivaio si eviti la precessione con la barbabietola; mentre nella fase di produzione dei semi non sono consigliate le precessioni di patata, bietola e cavolo.

La cipolla può essere consociata alla carota con la quale instaura una reciproca protezione dagli insetti nocivi, ma anche accanto a lattughe e peperoni.

Le varietà di cipolle bianche e rosse vanno messe a dimora in autunno o a fine inverno, in modo da raccogliere le cipolle in tarda primavera o all’inizio dell’estate. 

Le cipolle dorate, che sono particolarmente adatte alla conservazione, si mettono a dimora in primavera e il raccolto avviene nell’estate inoltrata.

Coltivare varietà diverse di cipolla consente di avere raccolti scalari e produzioni abbondanti di cipolle.

La Cipolla di Giarratana è un’enorme varietà di cipolla molto dolce da 200 grammi a 2 kg, coltivata solo nel piccolo villaggio siciliano di Giarratana, nei Monti Iblei. Venduti con un gambo lungo, possono essere appesi. Le bucce dorate sottilissime nascondono un interno bianco e succoso dal sapore molto delicato. Vengono spesso consumate crude in insalata, ma sono ottime grigliate o al forno.

Per la Cipolla Rossa di Acquaviva, l’inizio della raccolta è intorno alla metà di giugno, nonostante il bulbo sia ancora in fase di ingrossamento e maturazione (da 250/300 g che aumenteranno nei prossimi 10 giorni, fino a raggiungere un perso che varia da 500 g a 1 kg).

La Cipolla Rossa di Tropea, dalla buccia rosso violacea e polpa bianca, dolce e con striature, si semina da febbraio a settembre e si raccoglie da aprile a ottobre, a seconda del periodo di semina.

La Cipolla Borettana, con buccia e polpa bianco-avorio e forma piatta e rotonda, si semina da marzo fino ad agosto e si raccoglie da giugno a novembre.

La Cipolla Bianca di Maggio,  piatta e medio-grossa, si semina da marzo a settembre e si raccoglie da aprile a luglio.

La Cipolla di Bassano, piatta e grossa con buccia rosso violacea e polpa rosata con striature, si semina da aprile a settembre e si raccoglie da maggio ad agosto.

La Cipolla Agostana,  varietà tardiva con bulbi grossi e piatti, buccia e polpa bianca, si semina da marzo a settembre.

La Cipolla Cassiopea dal bulbo dorato, è un ibrido per semine precoci (si semina a gennaio/febbraio e si raccoglie a luglio/agosto).

La Cipolla Ramata di Milano è una varietà tardiva con la buccia dorata e la polpa bianca avorio con striature. Si semina da marzo ad aprile e si raccoglie da luglio a settembre.

La Cipolla Blanca de Lisboa, dal bulbo medio-grosso, bianco e rotondo, si semina da marzo ad agosto e si raccoglie da maggio a dicembre.

Si possono raccogliere quando sono ancora fresche per un consumo immediato; ma per conservarle a lungo è necessario che siano ben secche, in quanto l’umidità ne impedisce la conservazione.

Per mantenerne inalterate le proprietà, è bene consumarle crude o cotte al vapore, una volta al giorno per almeno un mese. Questo ortaggio apporta 28 kcal/100 g.

Dott.ssa Agr. Brigida Spataro

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Foto: pexels.com

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