Secondo l’Agenzia internazionale per l’Energia (Iea) il consumo globale di energia dovuto ai condizionatori d’aria è responsabile di quasi il 20% dell’elettricità totale utilizzata negli edifici di tutto il mondo. Ecco perché tetti e facciate verdi potrebbero ridurre la domanda energetica del settore edile.
Infatti la vegetazione riesce a mitigare le temperature estive, catturando gran parte dell’energia solare che altrimenti verrebbe assorbita dall’edificio e rilasciata sotto forma di calore all’interno dell’abitazione; di conseguenza la temperatura superficiale del terrazzo non supererebbe i 30°C.

I costi dell’elettricità soprattutto d’estate con l’accensione continua dei condizionatori d’aria possono essere abbassati grazie a terrazzi e facciate verdi che impediscono l’eccessivo irraggiamento evitando, nelle giornate più roventi, di raggiungere 50°C al suolo.
Le superfici verdi riducono del 10 – 30% la domanda di energia per l’acclimatazione degli edifici.

Di fatto il flusso di calore trasmesso nell’ambiente interno potrebbe addirittura scendere di 10°C rispetto ai terrazzi privi di vegetazione.
Inoltre, sempre attraverso la fotosintesi della clorofilla le piante “sequestrano” il carbonio in foglie, rami e radici, riducendo la CO 2 atmosferica e contribuendo alla sostenibilità ambientale.
Si consiglia di utilizzare piante con ridotte esigenze idriche quindi tamerici, hibiscus, pomelie, melograni, yucche, piante grasse.
Le facciate possono essere ricoperte con la “vite americana”, un rampicante spogliante in inverno.
Gli incentivi per la cura del verde privato quali terrazzi e giardini, la fornitura di piante o arbusti, la riqualificazione di prati, la trasformazione di aree incolte in aiuole, prevedono una detrazione del 36% sulle spese sostenute, su una spesa massima di 5mila euro per unità immobiliare a uso abitativo (detrazione massima di 1.800 euro pari al 36% di 5.000) per immobile.

Per installazioni più importanti e che devono ricoprire per intero il fabbricato, si può usufruire dell’ecobonus con un risparmio del 65%.
Dott.ssa Agr. Brigida Spataro
Foto: pexels.com
