Zucchine: dolcezza in fiore, crude o cotte

 

Versatili, povere di calorie, ma ricche d’acqua. Saziano molto ed in modo sano.

Ottime alleate per le diete ipocaloriche e ideali per svariate cotture. Il loro segreto? La dolcezza sempre: in fiore, crude in insalata o cotte.

Bollite o al vapore si servono intere, unendole al sale, limone e olio extravergine d’oliva. Ma danno il loro meglio fritte o avvolte in una croccante pastella.

 

Le zucchine forniscono pochissime calorie e proteine; ma sono ricche di potassio, calcio, manganese, ferro, vitamine (A, B e C), acido folico e carotenoidi.

Nella medicina tradizionale venivano impiegate per calmare e favorire il sonno, ma anche per la stanchezza e per lenire le infezioni urinarie.

La medicina moderna attribuisce ai semi la proprietà di curare la prostata.

Il fiore di zucca maschile è molto apprezzato fritto in pastella.

Le zucchine vanno scelte freschissime, sode, con buccia  verde brillante e integra e vanno  consumate entro tre giorni. I fiori non devono avere punti appassiti.

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Come si coltivano con metodo biologico?

La zucchina (Cucurbita pepo) è una cucurbitacea annuale monoica dalle grandi foglie rigide e spinose e un apparato radicale principale che può superare il metro di profondità, molte radici laterali con numerosi peli assorbenti.

Il suolo ottimale per ospitare questa coltura deve essere e ricco di sostanza organica (quattro o cinque quintali di letame maturo per cento metri quadrati), profondo, di medio impasto, ben drenato per evitare ristagni idrici che predispongono a oidio (Erysiphe cichoracearum, Spaeroteca fuliginea) muffa grigia (Botrytis cinerea) e marciumi da Alternaria.

La letamazione presemina ha la funzione di nutrire, fornire calore extra grazie ai processi fermentativi e mantenere costante il livello idrico del suolo vicino alle piante.

La semina può essere fatta in piena terra (70 cm sulla fila e 1 metro tra le file) o in vasetti di torba da trapiantare quando hanno emesso la terza fogliolina.

La germinazione dei semi avviene già a 15°C e sino a 25°C si accrescono dando buone rese (20-25 bacche per pianta. Densità media:1,2 piante\metro quadrato).

L’elevata disponibilità di azoto, la temperatura di 18° C e un fotoperiodo breve accorcia il periodo di produzione di soli fiori maschili e promuove la comparsa dei vistosi fiori femminili gialli ricchi di nettare che, fecondati da api, bombi, mosche, daranno bacche carnose, tenere e saporite nel primo stadio di sviluppo, prima che si formino i semi. La raccolta precoce dei frutti stimola la pianta a generare continuamente fiori mentre il fusto continua a crescere e formare nuovi nodi sino alla fine del ciclo produttivo; mentre si riduce quasi del tutto l’emissione di fiori anche solo lasciando una sola bacca per produrre seme.

La principale condizione perché le vegetazione non si afflosci è una costante umidità relativa atmosferica intorno al 60% e pedologica perché foglie e fiori di grandi dimensioni traspirano attivamente ed i I frutti sono molto ricchi di acqua.

È una pianta da rinnovo, consociabile con cipolle, fagioli rampicanti e lattuga.

Distinte in tipo striato (“Precocissima di Sicilia”, “Verde striata di Napoli”, “Zaffiro nero F1”, ecc.) tipo lungo bianco (“Bianca lunga pugliese, Bianca argentata, ecc.), oggi, specie in serra, si tende a utilizzare gli ibridi F1maggiormente precoci e produttivi.

Articolo: Dr.ssa Agr. Brigida Spataro e Dr.ssa Stefania Mangiapane

Foto:

Cattura zucchine

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