L’orzo da sempre viene utilizzato come farina per la panificazione, torrefatto come surrogato del caffè e per minestre ed è rimasto un componente di alcuni piatti tipici del Sud.
Recentemente sono state rivalutate le virtù salutistiche di questo cereale digeribilissimo e rimineralizzante ed è aumentata la domanda di alimenti a base di orzo, alimento ideale quando si soffre di cistite, gastrite e colite per le proprietà antinfiammatorie, lassative ed emollienti dovute alla ricchezza in ordeina, ordenina (azione antisettica sull’intestino), maltosio e destrina.


A differenza dell’orzo comune, le glumelle che rivestono il seme costituite da fibre indigeribili, nell’orzo nudo (sin. mondo) si staccano dal seme durante la trebbiatura e, quindi, non occorre praticare la decorticazione (perlatura) che porta via gli strati più esterni del seme dove sono concentrate sostanze di elevato valore salutistico (fosforo, magnesio, potassio, ferro, calcio, vitamina E, vitamina PP).
Come gustarlo al meglio? Prepara una zuppa di orzo !


- 100 g di speck
- 100 g di orzo perlato
- 1 carota
- 1 porro
- 1 costa di sedano
- 1 patata
- 1 piccola cipolla
- 1 litro e 1/2 d’acqua (in alternativa brodo di carne)
- erba cipollina
- sale
- pepe

Laviamo accuratamente tutte le verdure per fare un goloso soffritto, tritiamole finemente con un coltello. Versiamole all’interno di una pentola e rosoliamole con il il burro.
Appena la cipolla sarà dorata, uniamo l’orzo perlato e facciamolo tostare a fiamma vivace per 2-3 minuti, mescolandolo costantemente con un mestolo.
Aggiungiamo le erbe aromatiche tritate e lasciamo cuocere l’orzo per circa un’ora, mescolando di tanto in tanto.
Successivamente aggiungiamo la patata tagliata a cubetti.
Proseguiamo la cottura della zuppa d’orzo per ulteriori 20-30 minuti, fin quando tutti gli ingredienti saranno ben cotti. Insaporiamo con un pizzico di pepe nero macinato e un filo d’olio extravergine d’oliva biologico.
a cura di Stefania Mangiapane

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foto: pexels.com