Il macerato di ortica (Urtica dioica e U. urens) è comunemente utilizzato nell’agricoltura biologica e biodinamica per tenere lontani gli insetti, rafforzare la resistenza delle piante e, come pacciamatura, per migliorare la qualità del compost.
Ha un effetto immediato nelle piante e stimola un aumento di concentrazione di acido salicilico (un indicatore per stabilire un’induzione di resistenza sistemica nei vegetali) e viene usato molto anche in agricoltura convenzionale perché le piante trattate con insetticidi e concimi chimici non danno più la stessa risposta produttiva e le patologie registrano un’efficacia sempre più blanda dovuta alla resistenza acquisita dai patogeni e ancora di più dagli afidi.
La durata della fermentazione varia secondo le finalità per cui è preparato e specificatamente:
4 giorni di fermentazione per ottenere un insetticida diluito nel rapporto 1 a 50.
15 – 20 giorni di fermentazione per avere un fertilizzante.
Come aficida è più efficace l’estratto acquoso che si prepara mettendo le ortiche a bagno per sole 24 ore e spruzzando il liquido senza diluirlo ogni 3 giorni.
Può essere prodotto direttamente dallo stesso agricoltore\floricoltore e dura circa 1 anno e mezzo.
Le foglie possono essere raccolte indossando dei guanti per evitare l’effetto irritante che, comunque, si dissolve dopo pochi istanti e, anche se dovesse persistere qualche ora, non è dannoso (la Medicina Cinese ne fa un medicamento terapeutico per lenire i dolori reumatici).
In un recipiente di legno o plastica collocato al sole, si immerge 1 chilo di pianta fresca raccolta sempre prima della fioritura (escludendo le radici) in 10 litri di acqua non clorata e con Ph di 6,5/7. Se si dispone di ortica essiccata alla stessa quantità di acqua si immergono 100 – 300 grammi di pianta secca. Si mescola anche due volte al giorno. Il tempo di macerazione dipende molto dalla temperatura atmosferica. Dopo la fermentazione, quando scompare la schiuma, si filtra per evitare che la fermentazione passi in fase di putrefazione diventando un fertilizzante e si diluisce in acqua nel rapporto di 1 parte di macerato per 5 – 10 parti di acqua per evitare ustioni,
causate dall’elevato tenore in azoto.
Sempre per fermare la fermentazione si mette il preparato in un bidone con un 2-4% di aceto e si chiude bene.
Usato puro è un erbicida (attacca le pareti delle foglie delle piante).
Usato al 5% diluito in acqua ha un effetto di stimolazione di crescita delle piante e di aumento della difesa immunitaria.
L’aggiunta di 10-20 grammi di litotamnio (farina di alghe calcaree) o di bentonite contribuisce a ridurre l’odore sgradevole.
AVVERTENZE: Il macerato e l’infuso di ortica non devono essere usati su cavoli e su tutte le altre crucifere perché attirano la cavolaia.
Da escludere su ortaggi e frutti destinati alla conservazione.
Dott.ssa Agr. Brigida Spataro
Foto: https://www.ideegreen.it/macerato-di-ortica-20312.html
https://www.macrolibrarsi.it/speciali/disintossicazione-ortica.php