Nel periodo delle fioriture di primavera per molti allergici le congiuntive si arrossano, lacrimano e le mucose sono irritate. Inoltre chi è allergico al polline mostra reazioni allergiche anche quando consuma determinati cibi che il sistema immunitario “confonde” con il polline, reagisce in modo esagerato e innesca così i classici sintomi dell’allergia.
Sia le allergie che l’asma provocano il rilascio di istamina.
Invece la ricchezza di quercetina, un tipo di flavonoide antiossidante presente nei vegetali molto colorati e nella frutta blu-viola, soprattutto mele, ciliegie, lamponi, uva rossa, vino rosso, cipolla rossa, sedano, capperi, agrumi, tè verde, mirtillo, pomodoro, è eccezionalmente efficace per ridurre lo stato infiammatorio e le allergie.
Infatti la quercetina, grazie alla capacità di inibire l’enzima necessario alla produzione di istamina e di altri composti infiammatori, può essere considerato un antistaminico naturale, efficace nel ridurre la sintomatologia che accompagna le allergie di stagione e quelle nei confronti dei cibi.
E’ possibile persino trattare l’allergia ai pollini di betulla attraverso il consumo di mele come si sta dimostrando nel progetto di ricerca AppleCare (unisce i dipartimenti dell’agricoltura e della salute, il Centro di Sperimentazione Laimburg e l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, nonché l’Alto Adige e il Tirolo, Ospedale di Bolzano, Università di Innsbruck e Università di Medicina di Innsbruck) che utilizza la reazione incrociata per sviluppare un’immunoterapia alternativa contro l’allergia ai pollini della betulla.
Per assuefare il sistema immunitario alla mela si dovrebbe iniziare a svezzare gradualmente i bambini già a partire dal terzo mese di vita anche con mela grattugiata, così da prevenirne la reazione allergica.
Ne consegue che grazie alla capacità di riequilibrare i livelli di citochina e di accrescere l’attività dei globuli bianchi, il consumo dei gustosi alimenti ricchi di quercetina rappresenta la soluzione migliore al problema dell’allergia più di quanto non siano i farmaci antistaminici che si limitano a bloccare il legame tra l’istamina e i ricettori cellulari ma, al contempo, procurano effetti collaterali indesiderabili agli adulti e, principalmente, ai bambini, come alterazioni della frequenza del battito cardiaco e convulsioni, disturbi visivi, sonnolenza, senso di affaticamento, ritenzione urinaria, disturbi gastrointestinali, squilibri endocrini, danni al fegato.
Naturalmente è implicito che, per accrescere lo stato di salute dell’organismo, ortaggi e frutta prodotti con i metodi di agricoltura biologica sono da preferire a quelli da agricoltura convenzionale intensiva legata all’uso di pericolosi pesticidi(definiti anche fitofarmaci) che si depositano e si addizionano sui prodotti con l’”effetto del mix” su cui non ci sono neppure studi approfonditi, ma è certo che rendono frutta e verdura alimenti più pericolosi che salutari, con un pesante impatto sul sistema nervoso e su quello ormonale.
Dott.ssa Agr. Brigida Spataro
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