Gli insetti più seccanti nelle calde notti d’estate sono senza dubbio le zanzare, coi loro innumerevoli attacchi ostinati e, se le zanzariere sono tollerabili di notte, durante le ore diurne, quando vivere all’aperto è così rilassante, davvero non servono.
Le punture di zanzara, tuttavia, possono essere causa di vere e proprie patologie perché potenziale veicolo di virus come il Chikungunyache causa febbre alta e dolori articolari per mesi, oppure il pericoloso West Nile Virus.
Ecco perché è opportuno pianificare l’adozione di rimedi semplici ed efficaci contro le zanzare in genere, ma soprattutto contro la Zanzara tigre (Aedes albopictus) dal tipico colore nero e strisce bianche, caratterizzata da spiccata attività di puntura nelle ore diurne e nei luoghi all’aperto; senza dover ricorrere a prodotti chimici di sintesi, per arginare questo tedioso problema estivo-autunnale, ma utilizzando repellenti naturali eco-compatibili e biologici di gran lunga più risolutivi rispetto ai soliti insetticidi.
Un’ottima forma di prevenzione consiste nell’applicazione periodica di specifici prodotti ad azione antilarvale registrati come Presidio Medico Biocida, privilegiando I’utilizzo di prodotti di origine naturale (Bacillus Thuringiensis var. israelensis, Bacillus Sphaericus) reperibili presso rivenditori specializzati in prodotti agricoli.
Il piretro è un insetticida molto efficace nella lotta alle zanzare.
L’olio di neem (Azadirachta indica) ha proprietà insetticida repellenti e funge anche da antilarvale.
Il basilico, la camomilla, il timo, i gerani odorosi (Pelargonium odoratissimum o Pelargonium graveolens), il basilico, la ruta d’Aleppo, laLantana camara, la calendula, la Lavandula hybrida, la citronella (Cymbopogon nardus), l’Eucalipto e il coriandolo le tengono lontane, pertanto si potrebbero collocare accanto alle finestre nei terrazzi e nei giardini.
Anche spruzzare la persiane con olio essenziale di eucalipto e limone può essere un rimedio risolutivo.
Una trappola per larve di zanzara consiste in una miscela di zucchero e acqua lasciata bollire e, una volta fredda, versata nella parte inferiore di una bottiglia tagliata a metà con la parte superiore capovolta come un imbuto, si aggiunge il lievito di birra senza mescolare, si sigillano i bordi con nastro adesivo e si riveste l’intera bottiglia di cartoncino nero ad esclusione della parte superiore.
Ma non dimentichiamo che le zanzare riescono a prosperare e riprodursi facilmente nelle zone domestiche e dove scarseggiano i loro predatori naturali che si nutrono di uova e larve di zanzare come gechi, anfibi e lucertole, libellule, pipistrelli, ragni, larve e adulti di coleotteri, pesci (Tinca e Gambusia affinis e G. holbrooki); mentre le zanzare adulte vengono decimate da uccelli e pipistrelli, una manna dal cielo anche per gli agricoltori.
In assenza di meccanismi di controllo naturali per ridurre la proliferazione delle zanzare, si può ricorrere alla lotta biologica, ecocompatibile al 100% come coltivare in giardino o in terrazzo (evitando sempre acqua stagnante per più giorni nei sottovasi, nelle griglie di raccolta delle acque, nelle grondaie ostruite che,se sommerse dall’acqua, danno origine allo sviluppo delle larve) piante che attirano uccelli insettivori ricche di frutti che maturano soprattutto in estate come il Fico (Ficus carica) e il Gelso nero (Morus nigra), di cui si cibano tutti gli uccelli, oppure in autunno come il Sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia) dai frutti graditi a merli, tordi, pettirossi, il Tiglio (Tilia cordata), dai frutti amati soprattutto da passeri, verdoni, verzellini, la Rosa canina (Rosa canina) dalle bacche rosse per merli, storni e tordi.
Senza trascurare le esigenze estetiche del proprio giardino, comunque, bisogna tener conto che ogni pianta che produce bacche è gradita alla maggior parte degli uccelli, così come alberi dalla chioma importante sono ottimi per la nidificazione.
Per tale scopo è necessario realizzare un giardino che sia più “naturale” possibile corredato anche da aree incolte con «erbacce» come ortiche, cardi e tarassachi utilissime per la sopravvivenza durante i periodi più rigidi dell’anno perché producono semi per gli uccelli e attirano molti insetti ricreando la catena alimentare alla base del ciclo della vita.
Nei giardini più ampi inoltre, si può installare un piccolo laghetto artificiale oppure scavare l’interno di grossi sassi per permettere agli uccelli di bere e agli anfibi di soggiornarvi.
Infine si ricorda che le zanzare elefante del genere Toxorhynchites sono tra gli esemplari di zanzara più grandi al mondo e non si nutrono di sangue, ma di nettare e, nella fase larvale, sono implacabili predatori di larve di zanzara.
Dott.ssa Agr. Brigida Spataro
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