Viaggiare Slow: la scelta sostenibile per combattere l’overtourism

Viaggiare lento non è semplicemente una moda, ma una scelta consapevole per un turismo più sostenibile, autentico e rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali.

Il turismo lento promuove pratiche più sostenibili che aiutano a preservare l’ecosistema, la biodiversità e il patrimonio culturale locale. Riducendo l’afflusso di turisti in modo rapido e intensivo, contribuisce a diminuire sprechi, traffico veicolare e consumo energetico, e permette una fruizione dei luoghi più rispettosa e consapevole. Inoltre, viaggiare slow facilita un coinvolgimento più autentico con le comunità locali, supportandole economicamente senza sovraccaricarle.

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Perché viaggiare slow è oggi essenziale? Ecco alcuni motivi:

1. Riduzione dell’impatto ambientale

• Il turismo tradizionale, soprattutto quando si concentra in poche destinazioni, contribuisce significativamente all’inquinamento, al consumo di risorse e alla produzione di rifiuti. Viaggiare lentamente significa prediligere i trasporti meno impattanti (come treno, bicicletta o escursionismo), limitare gli spostamenti frenetici e valorizzare ogni tappa. In Italia, l’adozione di mezzi eco-friendly è in crescita, anche grazie al ritorno del treno come soluzione sostenibile per gli spostamenti.

• Il turismo lento predilige soggiorni prolungati e riduce i viaggi in alta stagione

2. Sostegno alle comunità locali

• Slow tourism significa consumare prodotti tipici, dormire in strutture a gestione familiare, partecipare ad attività tradizionali e contribuire direttamente all’economia locale. Questo modello è al centro del Community Based Tourism e favorisce la conservazione delle tradizioni e dell’identità culturale dei luoghi.

3. Esperienze autentiche e benessere

• I viaggiatori cercano oggi esperienze profonde, non solo “foto instagrammabili” in mete famose. In Italia, il turismo lento si traduce in cammini, itinerari naturalistici, ciclovie, borghi storici e soggiorni in agriturismi sostenibili.

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Slow tourism contro l’overtourism: come cambia la scelta delle mete

L’overtourism, ovvero il sovraffollamento delle destinazioni iconiche come Venezia, Firenze o le Cinque Terre, comporta problemi ambientali, perdita di autenticità, aumento delle tensioni con la popolazione locale e consumo eccessivo delle risorse disponibili. Lo slow tourism costituisce una risposta concreta, orientando i flussi verso borghi, aree rurali, sentieri naturalistici e destinazioni minori.

Mete slow da scoprire:

Borghi Bandiera Arancione (Touring Club Italiano):281 piccoli comuni in tutta Italia riconosciuti per eccellenza ambientale, culturale ed enogastronomica. Alcuni esempi: Castell’Arquato (Emilia-Romagna), Finalborgo (Liguria), Sperlonga (Lazio), San Leo (Emilia-Romagna).

Valle Maira (Piemonte): un’area alpina lontana dal turismo di massa, meta ideale per trekking, relax, scoperta di tradizioni occitane e cucina di territorio.

La Via Francigena del Sud: un tratto meno frequentato della celebre via, attraversa borghi laziali e laziali, abbazie e paesaggi collinari e si può percorrere a piedi o in bici.

Monti Sibillini (tra Marche e Umbria): un’oasi di natura incontaminata, borghi medievali ancora poco visitati, splendide fioriture e tanta possibilità di attività all’aria aperta.

Anello del Rinascimento (Toscana): un percorso escursionistico tematico intorno a Firenze, tra pievi, castelli, vigneti e oliveti, per vivere la Toscana oltre le mete usuali.

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Soluzioni e strumenti per uno slow travel sostenibile

Oggi esistono numerosi portali, piattaforme e app che facilitano la scoperta di mete slow,una di queste è trovaunposto.it, una piattaforma italiana specializzata nello scambio sicuro di biglietti tra privati per eventi, concerti e viaggi, come treni e voli. Permette di acquistare biglietti anche in caso di sold-out o di vendere quelli che non possono essere più utilizzati, offrendo così un servizio utile contro sprechi e costi elevati. Abbiamo intervistato Antonio (CEO di Trovaunposto) e Stefano (CMO di Trovaunposto) ai quali abbiamo voluto chiedere ulteriori informazioni su questa piattaforma.

Quali sono i principali vantaggi di acquistare o vendere un biglietto su Trovaunposto.it rispetto ai canali tradizionali, soprattutto per chi cerca biglietti sold-out o vuole recuperare la spesa di un biglietto non utilizzato?

Antonio: Trovaunposto.it nasce per offrire un’alternativa sicura e trasparente ai canali tradizionali di scambio biglietti. Chi cerca un biglietto per un evento già sold-out può trovarlo a un prezzo accessibile, senza rischiare truffe o rincari eccessivi. Allo stesso tempo, chi non può più partecipare a un concerto, una partita o uno spettacolo ha la possibilità di rivendere il proprio biglietto, recuperando la spesa sostenuta. La piattaforma non solo semplifica l’incontro tra domanda e offerta, ma promuove anche un’economia più sostenibile, evitando lo spreco di biglietti e favorendo l’accesso a eventi altrimenti irraggiungibili”.

In che modo Trovaunposto.it garantisce la sicurezza dei pagamenti e la validità dei biglietti scambiati tra privati sulla piattaforma?

Stefano: “La sicurezza è al centro del servizio. Per ogni biglietto c’è la possibilità di verifica da parte dell’acquirente prima di completare l’acquisto, così da garantire che sia autentico e valido. In più sulla quasi totalità dei biglietti c’è la possibilità di fare il cambio nominativo, in modo da intestarsi il biglietto nominalmente. Inoltre, Trovaunposto.it utilizza un sistema di pagamento protetto in escrow: l’importo versato dall’acquirente viene trattenuto dalla piattaforma e rilasciato al venditore solo dopo che l’esperienza si è conclusa senza problemi. Questo meccanismo tutela entrambe le parti e riduce al minimo i rischi di frodi, rendendo lo scambio semplice e affidabile”.

Trovaunposto.it contribuisce attivamente a progetti di riforestazione: ci potete spiegare come funziona questa iniziativa e qual è l’impatto ambientale generato da ogni acquisto o vendita di un biglietto?

Antonio: “La piattaforma ha scelto di legare le proprie transazione a un impatto positivo sull’ambiente, collaborando con WOWnature in progetti di riforestazione in diverse aree italiane, tra cui l’Alta Badia e la Valle del Ticino. Con l’acquisto di parte dei biglietti, una quota dei fondi viene destinata alla piantumazione di nuovi alberi, un impegno a cui gli stessi utenti contribuiscono insieme a Trovaunposto.it. Oltre al supporto diretto ai progetti di riforestazione, la piattaforma promuove giornate di sensibilizzazione per coinvolgere attivamente la community. In questo modo, il semplice gesto di acquistare o rivendere un biglietto diventa anche un contributo concreto alla salvaguardia del pianeta”.

Il viaggio lento è oggi una risposta necessaria alla crisi ambientale e sociale prodotta dal turismo di massa. Scegliere il turismo slow significa ridurre l’impatto, valorizzare territori e comunità, vivere esperienze più autentiche e contribuire alla tutela dei luoghi che visitiamo e con la piattaforma trovaunposto.it è facile e sicuro trovare mete per viaggi sostenibili tutto l’anno. La parola d’ordine è sempre una: scoprire borghi, cammini e aree rurali fuori dai classici itinerari, per un turismo davvero sostenibile e rigenerativo. Farà bene a voi e all’ambiente!

A cura di Stefania Mangiapane

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