Una delle novità previste dal Piano Sviluppo Rurale 2014-2020 è la possibilità di finanziarie nuove iniziative imprenditoriali in un settore non prettamente agricolo.
Beneficiari: possono accedere agricoltori e coadiuvanti familiari nonché piccole imprese, le microimprese, le persone fisiche potranno ricevere il sostegno per investimenti per la creazione, il potenziamento e l’ampliamento di imprese extra-agricole nelle zone rurali.
Coadiuvante familiare: caratteristiche
E’ considerata “coadiuvante familiare” qualsiasi persona fisica o giuridica o un gruppo di persone fisiche o giuridiche, qualunque sia la natura giuridica attribuita al gruppo e ai suoi componenti dall’ordinamento nazionale, ad esclusione dei lavoratori agricoli.
Qualora sia una persona giuridica o un gruppo di persone giuridiche, il coadiuvante familiare deve esercitare un’attività agricola nell’azienda al momento della presentazione della domanda di sostegno.
Oggetto: l’investimento non dovrà riguardare la creazione di attività il cui prodotto finale sia compreso nell’Allegato 1 (ortaggi, allevamento, etc).
L’azienda dovrà essere localizzata in area rurale C e D
Nel caso di start up di giovani con un’età minore a 40 anni si avrà diritto ad un premio forfettario di € 20.000 attivando la misura 6.2 (pacchetto start up).
Il beneficiario dovrà predisporre un apposito piano aziendale.
Piano aziendale: contenuto
– aiuti all’avviamento di attività non agricole nelle aree rurali:
– Le tappe e gli obiettivi per lo sviluppo delle nuove attività della persona o azienda agricola o piccola impresa.
– I dettagli delle azioni necessarie per lo sviluppo delle attività della persona o azienda agricola o micro o piccola impresa , come ad esempio gli investimenti, la formazione, la consulenza.
Finanziamento:
– attività di agriturismo e la diffusione di attività destinate ad incrementare il livello e la qualità di servizi per l’agriturismo e per il turismo: guide, servizi informativi, investimenti in strutture per attività di intrattenimento e divertimento e per attività di ristorazione, servizi di trasporto turistico, realizzazione di negozi e botteghe di prodotti artigianali o tipici;
– investimenti per il recupero e la valorizzazione di mestieri e attività artigianali: promuovendo
l’inserimento di giovani in grado di recepire il know how presente sul territorio attivando, ove necessario, le cosiddette staffette generazionali per fare sì che tali competenze non vadano disperse ed, allo stesso tempo, si realizzi nuova occupazione.
– attività nel campo delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (TIC) anche mediante
– attivazione di servizi di e-commerce o l’utilizzo di nuovi strumenti digitali.
– attività imprenditoriali di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli in prodotti non – compresi nell’allegato I;
– attività di produzione di energia destinata alla vendita, nel rispetto degli standard di efficienza energetica e, valorizzando a fini energetici le produzioni di biomasse, sottoprodotti, scarti, residui e altre materie grezze
– attività di raccolta di biomasse, loro trasformazione e uso per l’alimentazione di impianti per la produzione di energia e per il compostaggio
– attività per servizi ricreativi, di intrattenimento, servizi per l’integrazione sociale in genere, servizi di manutenzione ambientale, per la fruizione di aree naturali quali Natura 2000, Parchi o Riserve, fattorie didattiche.
Criteri si selezione:
– Grado di innovazione delle strutture
– Coerenza con gli obiettivi dell’operazione e con gli obiettivi orizzontali (ambiente, clima e innovazione)
– Localizzazione territoriale dell’impresa con particolare riferimento alle aree con problemi complessivi di sviluppo
– Tipologia di proponente
– Miglioramento energetico
– Rapporto costi/beneficio
– Attivazione dell’operazione nell’ambito del pacchetto giovani
Entità del contributo: aliquote
– per le attività di agriturismo e di turismo rurale con un’intensità di aiuto del 45%;
– per le attività di trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli nelle zone rurali: con un’intensità di aiuto del 50% .
– per le attività di produzione di energia rinnovabile, il sostegno previsto può essere concesso con gli aiuti “de minimis” con un’intensità di aiuto del 75%.
Inoltre, in alternativa a di quanto sopra, il sostegno previsto in tutta l’operazione e può essere concesso con gli aiuti “de minimis” con un’intensità di aiuto del 75%.
Nel caso di applicazione del regime de minimis l’importo complessivo dell’aiuto concesso ad un’impresa unica non può superare i 200.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari.
Nel caso in cui l’operazione concorra alla realizzazione del pacchetto giovani agricoltori insieme, oltre che alla operazione 6.1, anche ad almeno una operazione di un’altra misura del Programma, si applicheranno le condizioni previste per i progetti integrati in tal caso l’aliquota sarà pari al 70%.
Link utile: http://www.psrsicilia.it/Allegati/PSR20142020/bando%202015%20misura%2011%2021_4_15%20(5).pdf
Articolo e foto: Dott.ssa Stefania Mangiapane