L’UE diffida da 6 mesi l’Italia affinché abbassi gli standard qualitativi dei formaggi

La Commissione europea ha avviato la procedura di infrazione restrizione alla “libera circolazione delle merci” inviando a Roma una diffida per chiedere la fine del divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione dei formaggi.

La normativa italiana vieta l’uso di surrogati. Ecco che l’UE la considera un ostacolo alla “libera circolazione delle merci”, dato che nel resto dell’Unione europea i “latticini senza latte” sono di uso comune. L’eccezione è l’Italia, ma invece di essere valorizzata tale produzione siamo oggetto di procedure di infrazione come questa, che rappresentano l’ennesimo attacco al comparto agroalimentare Made in Italy.

Anche se il ministro Martina vuole rassicurare sul rischio che vengano penalizzati  i nostri latticini e formaggi Dop, il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, è allarmato dal rischio economico che corre l’intera filiera dell’industria casearia italiana: “Siamo di fronte all’ultimo diktat di un’Europa che tentenna su emergenze storiche come l’emigrazione, ma che è pronta ad assecondare le lobby che vogliono costringerci ad abbassare gli standard qualitativi dei nostri prodotti alimentari difesi da generazioni di produttori”.

Dello stesso avviso il presidente di Granarolo, Gianpiero Calzolari, secondo il quale questa diffida è “una minaccia, oltre che una follia”.

Secondo gli indici ISTAT nei  primi tre mesi del 2015. l’export di formaggi e latticini in Italia è aumentato del 9,3 % grazie agli alti livelli qualitativi.

Considerato che in Commissione Europea si dovrebbe tutelare tutto il settore agroalimentare della media e piccola industria (compresa quella italiana), l’auspicio che l’UE rivolge all’Italia perché metta fine al divieto di utilizzo di latte in polvere concentrato e ricostituito per la fabbricazione del formaggi, non è un “progresso” di cui andare fieri, visto che riflette esclusivamente gli interessi delle multinazionali che si battono per la riduzione del controllo e l’indebolimento dei regolamenti normativi italiani.

Dott.ssa Stefania Mangiapane

Foto:www.ncsiciliana.com

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