La Circolare Agea N. ACIU.2016.122 del 1 marzo 2016 chiarisce le modalità di calcolo dei costi del lavoro per misurare l’impatto e le procedure per ridurre gli effetti della stessa.
I pagamenti della Pac sono assoggettati a un tetto (capping), che colpisce le aziende che ricevono importi elevati dei pagamenti diretti.
In Italia, il capping consiste in una riduzione pari al:
– 50% per gli importi superiori ai 150.000 euro;
– 100% per gli importi superiori ai 500.000 euro (a seguito dell’applicazione della decurtazione del 50% sugli importi superiori a 150.000 euro).
Il capping si applica solamente al pagamento di base.
La decurtazione per il capping consiste in tagli consistenti, ma alleggeriti dalla detrazione dei costi del lavoro dall’ammontare dei pagamenti cui applicare il taglio.
In particolare:
il calcolo prevede l’applicazione della suddetta formula:
importo soggetto alla riduzione del capping= pagamento di base dell’azienda (–) costo del lavoro
Im = PB – L*
Quindi, prima di procedere all’applicazione del capping, il pagamento di base viene sottratto dei costi del lavoro, legati all’esercizio di un’attività agricola, realmente pagati e dichiarati dall’agricoltore nell’anno civile precedente.
I suddetti costi sono quelli relativi ai salari e agli stipendi, compresi le imposte e gli oneri sociali sul lavoro, i contributi previdenziali e assistenziali pagati dall’imprenditore per la propria posizione e per quella dei suoi familiari.
*Im = importo soggetto alla riduzione del capping;
PB = pagamento di base dell’azienda;
L = costo del lavoro.
Link Utile:
http://www.agea.gov.it/portal/pls/portal/docs/1/5144214.PDF
Dott.ssa Stefania Mangiapane
Foto:http://www.teleuniverso.it/agricoltura-lazio-ricci-puntare-su-qualita-abruzzese-via-limu/