Secondo il Rapporto Coldiretti/Univerde su “Gli italiani e l’agricoltura” realizzato da IPR Marketing emerge una svolta positiva nella percezione del settore agricolo come chiave per il futuro.
Il 59% degli italiani sarebbero felici se il proprio figlio/a sposasse un agricoltore. Tra le attività più gradite secondo il Rapporto ci sono con:
- 83% i farmers market dove acquistare prodotti locali a chilometri zero;
- 82% la produzione di energie rinnovabili;
- 80% le fattorie didattiche dove i bambini di città si avvicinano concretamente alla campagna.
L’88% degli italiani ritiene che per il lavoro prezioso di tutela del territorio svolto per la collettività gli agricoltori debbano essere incentivati economicamente mentre il 70% ritiene addirittura che la cura del verde pubblico dovrebbe essere affidata a loro.
Ecco che da questi dati emerge la consapevolezza degli italiani che dal delicato equilibrio tra natura e agricoltura nasce la possibilità di mantenere nel tempo la fertilità della terra e produrre benessere, anche producendo degli alimenti che se totalmente privi di prodotti fitosanitari, saranno fonte di salute anziché di potenziali patologie.
L’attuale modo di fare agricoltura deve essere, quindi, rivisto secondo un’ottica biologica incompatibile con i criteri riduzionistici finora applicati.
La base scientifico-colturale deve essere l’acquisizione di una visione dell’azienda agraria come un ecosistema naturale nel quale i flussi energetici che vi si realizzano per il controllo, l’organizzazione e il mantenimento si basano su tecniche agronomiche rispettose non inquinanti.
Ciò in quanto solo assecondando la vocazionalità del territorio vengono ridimensionati gli aspetti mercantilistici che caratterizzano l’attuale sistema produttivo e valorizzati quelli che regolano gli equilibri degli ecosistemi agricoli, come la conservazione della produttività, la durata delle risorse, la tutela delle potenzialità future del territorio e dei valori paesaggistici e culturali.
Un nuovo incontro con la terra, che parte dallo sdradicamento di convinzioni arcaiche sulla scarsa considerazione del lavoro dell’agricoltore, che adesso diventa per il 59% degli italiani lo sposo ideale. Forse l’unico mestiere che ha l’obiettivo di ricostituire la fondamentale relazione tra l’uomo e la terra, capace di interrompere una visione individualistica verso una visione di collaborazione e contaminazione di culture.
Dott.ssa Stefania Mangiapane
Foto:
http://www.sicilianroots.com/produttori/invidiata-grazia-sandra/