Il Consiglio dei Ministri ha emanato un provvedimento che dispone l’utilizzo legittimo dei voucher nel settore agricolo, prevedendo una maggiore flessibilità rispetto agli altri settori.

Gli imprenditori ed i professionisti dovranno effettuare una notifica dell’avvio della prestazione giornaliera entro 60 minuti prima dell’inizio della prestazione che potrà avere durata fino a 7 giorni.

Oltre tale termine sarà necessario effettuare una seconda comunicazione e la possibilità di ricorrere al voucher sarà vincolata ad un tetto di 7.000 euro annui per singolo prestatore, pena sanzioni amministrative comprese tra i 400 e i 2.400 euro per ogni singola omissione.

Secondo Coldiretti nell’anno 2015 “sul totale complessivo dei voucher venduti, pari a 115 milioni, l’agricoltura ne ha utilizzati appena 2,2 milioni che, sul totale complessivo rappresentano, appena l’1,9%, la metà di quelli utilizzati per il solo lavoro domestico.

Nonostante il voucher, i dati occupazionali riferiti al 2015 dimostrano, in parallelo, un aumento del 2,2% delle unità di lavoro nel settore agricolo, risultato dall’incremento sia delle unità dipendenti (+2,8%) che di quelle indipendenti (+1,9%),e questo nonostante la crisi economica che ha colpito il settore. Anche i dati del primo trimestre 2016 confermano questo trend positivo con l’agricoltura che si classifica come il settore che fa segnare il maggior aumento delle ore lavorate con un incremento record del 5,8% annuale che è praticamente il triplo di quello medio fatto registrare per l’intera economia“.

Dott.ssa Stefania Mangiapane

Foto: http://www.fisco7.it/2015/10/voucher-in-agricoltura-modalita-e-criteri-di-utilizzo/