La coltivazione biologica del melone giallo, frutto anti-invecchiamento

Il melone (Cucumis melo L., 1753) è una pianta annuale rampicante e\o strisciante della famiglia Cucurbitaceae molto rustica e resistente agli attacchi parassitari; pertanto sono sufficienti alcune tecniche colturali che consentono il controllo preventivo delle crittogame e degli insetti.

Per evitare i marciumi radicali indotti da Pythium spp, Phytophthora spp e Rhizoctonia solani o le tacheofusariosi da Fusarium oxysporum ssp. Melonis, basta irrigare evitando di bagnare le parti aeree e scegliere varietà resistenti come la cv siciliana “Proteo” a polpa gialla o le cv ”Mambo”, “Perseo”, “Orlando refrattarie anche agli afidi Aphis gossypii e Myzus persicae.

Contro l’oidio o mal bianco da Erysiphe cichoracearum e\o da Sphaerotheca fuliginea si utilizzano soluzioni a base di bicarbonato di sodio, di neem e di propoli.

All’impianto non si deve interrare sostanza organica perché induce spaccature ai frutti durante il processo di maturazione e stimolala uno sviluppo eccessivo delle erbe infestanti.

Molto efficace il sovescio con piante ad azione biocida contro nematodi galligeni (Meloidogyne) e coleotteri elateridi (Agriotes sp.) come la senape e il rafano.

Il macerato, l’infuso o il decotto di tanaceto (Tanacetum vulgare) combatte l’oidio

Il macerato di equiseto, nel periodo primaverile-estivo, è usato nella lotta preventiva contro afidi, cocciniglia e ragnetto rosso (Tetranychus urticae).

Anche la giusta distanza d’impianto gioca un ruolo importante: il trapianto delle giovani piantine in pieno campo va, infatti, realizzata piantando alla distanza di 50-100 cm sulla fila e 150-200 cm tra le file.

La scelta di terreni profondi facilita l’espansione delle poderose radici fibrose che si sviluppano oltre i 150 cm di profondità.

Su tutto la priorità va alla scelta del materiale di propagazione sano.

Durante tutta l’estate fiorisce ininterrottamente con infiorescenze gialle dai fiori monoici, ma solo il 10% riesce a evolve in frutti.

Il melone coltivato appartiene alla specie Cucumis melo dal caratteristico polimorfismo dei frutti che ha facilitato la creazione di numerose varietà: melone d’inverno, tortarello, cantalupo, melone retato e i meloni siciliani “Tiburzi” a polpa gialla, “Magenta” e “RedMoon” a polpa rossa, “Proteo” a polpa gialla, “Purceddu d’Alcamo” con buccia verde e “Tondo giallo di Fulgatore”.

Il melone giallo migliore si riconosce da un punto nero situato all’estremità opposta al picciolo e dall’aroma, indice del grado di maturazione.

Si segnala, a tal proposito, il melone di Gibellina dalle proprietà organolettiche davvero uniche e straordinarie dovute alle caratteristiche pedoclimatiche della zona di coltivazione che contribuiscono a far acquisire un tenore zuccherino più alto rispetto alla media e una dolcezza intensa ma mai stucchevole.

Il melone è comunque un frutto squisito e dissetante ricco di sostanze antiossidanti che aiutano a prevenire lo stress ossidativo, agisce sulla fluidità del sangue contrastando l’aggregazione piastrinica e contribuisce, grazie alle alte percentuali di potassio, al buon funzionamento muscolare e nella prevenzione dei crampi.

L’abbondanza di fosforo e calcio garantiscono una valida azione preventiva contro l’osteoporosi.

Aiuta chi soffre d’anemia essendo ricco di ferro.

Per l’elevato contenuto di vitamina B6 si rivela un valido aiuto per risolvere i disturbi del sonno.

La presenza del licopene esercita un’un’azione anticancerogena molto più potente del betacarotene, anch’esso presente.

Uno studio pubblicato sulla rivista francese Nutrition ha confermato che l’alto contenuto di betacarotene del melone aiuta ad abbassare le proteine dello stress nell’intestino.

La polpa del melone giallo estivo, protegge le cellule epiteliali dell’intestino e ne aiuta la rigenerazione.

Così come l’avocado, le fragole, l’arancia, gli asparagi, le pesche, le zucchine, il pompelmo e il pomodoro, anche il melone è ricco dei precursori glutammato e glicina, grazie ai quali Il corpo sintetizza il glutatione potente disintossicante contro l’accumulo di metalli tossicicome il piombo, il cadmio, l’alluminio, neurotossina presente persino nei dentifrici, negli antitraspiranti e nei tetrapak che deteriora le cellule nervose e si sostituisce nell’organismo al magnesio necessario per la vita, alterando funzioni e strutture biologiche, generando invecchiamento cognitivo precoce.

I semi di melone, infine, sono ricchi di vitamine, minerali, proteine, oli essenziali ed enzimi ed hanno un forte effetto lassativo.

Le proprietà e le informazioni erboristiche delle piante sono riportate a solo titolo indicativo, e non costituiscono nessun tipo di consulto o prescrizione medica.

 

Dott.ssa Agr. Brigida Spataro

 

FOTO: http://www.verdeoropachino.it/files/20120608_161647.jpg

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