La fase di attività dell’oziorrinco (Otiorrhynchus) nel centro e sud Italia si protrae dalla tarda primavera sino a giugno e nel periodo autunnale sino agli ultimi tepori.
Al tramonto gli adulti escono dagli anfratti del terreno e salgono lentamente fino alle foglie giovani delle piante da frutto ed ornamentali dove provocano erosioni a forma di mezzaluna sui margini delle foglie con compromissione della capacità di fotosintesi e rallentandone la crescita. All’alba tornano sottoterra.
Le grassocce larve lunghe quanto gli adulti, dalla tipica forma del corpo a C e dalla testa rossa vivono invece sotto il suolo e si nutrono delle radici di molte specie orticole, frutticole e ornamentali provocandone la morte.
L’Oziorrinco è il coleottero curculionide più difficile da combattere soprattutto allo stadio adulto e del tutto inutile risulta l’irrorazione ripetuta di insetticidi fosforganici, estremamente inquinanti per l’ambiente e deleteri in un periodo di attività di insetti pronubi ed impollinatori indispensabili nelle coltivazioni.
La lotta biologica, al contrario, testata da molto tempo anche nei casi di gravi infestazioni risulta efficace e sfrutta i parassitoidi che vivono a spese di larve di insetti; ovviamente non sono dannosi alle piante ed agli animali superiori.
Disponibili in commercio troviamo prodotti, differenti per composizione e numero di Steinernema e Heterorhabditis. Amano condizioni di umidità elevate muovendosi nella soluzione circolante del terreno alla ricerca di insetti presenti nel suolo allo stadio di larva o nelle fasi di muta e di incrisalidamento: se ne nutrono e li uccidono.
Il nematode entomopatogeno Heterorhabditis megidis si alimenta delle larve dell’oziorrinco e le stermina in pochi giorni proseguendo il ciclo di parassitidizzazione per più di un mese.
In primavera quando la temperatura del suolo non scende più sotto i 10° C si somministrano 50 milioni\50 mq o, nei casi più gravi, 100 milioni\50mq in unica soluzione e, se necessario, si ripete il trattamento tra fine estate e metà novembre.
Con temperature del terreno inferiori a 10° C (sino a 5°C) è attivo Il nematode entomopatogeno Steinernema kraussei.
Dott.ssa Agr. Brigida Spataro
FOTO:http://www.agraria.org/entomologia-agraria/oziorrinco-dell-olivo1.jpg