Hair Green Therapy con il rosmarino

Sai che puoi utilizzare il rosmarino per rinvigorire e purificare le chiome spente e aride?

Il rosmarino (Rosmarinus officinalis, L.) è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, diffuso nelle zone costiere dell’Europa meridionale e del bacino del Mediterraneo.

Lo spray all’acqua di rosmarino dall’aroma unico, sia come tisana che nella formula concentrata con l’olio essenziale diluito, apporta molti benefici ai capelli fini, fragili, che tendono a cadere, rinforzandoli e donando loro setosità.

Basta nebulizzarla anche ogni giorno sui capelli puliti per districare i nodi e\o applicarlo direttamente sul cuoio capelluto al fine di rinforzare i bulbi piliferi e ridurre apprezzabilmente la caduta dei capelli soprattutto durante i cambi di stagione.

Per amplificare l’effetto nutriente e stimolante di questa lozione l’ideale sarebbe effettuare, al contempo, un massaggio con movimenti lenti e circolari dei polpastrelli di entrambe le mani, dall’attaccatura dei capelli verso la nuca, in modo da stimolare progressivamente la circolazione sanguigna e linfatica e rilassare i muscoli cranici.

Quest’acqua aromatica ha persino proprietà scurenti sui capelli grigi.

Proprietà:
Nella lunga tradizione delle erbe studiate per gli effetti curativi, il rosmarino, collegato con il miglioramento e lo sviluppo delle capacità cognitive e della memoria, è stato utilizzato nella preparazione di tisane medicinali.
Ciò che si sapeva migliaia di anni fa sul rosmarino è stato confermato da diversi studi scientifici.
Le foglie, fresche o essiccate, come anche i fiori, contengono sostanze officinali quali: pinene, canfene, cineolo, eucaliptolo, canfora, borneolo, acido rosmarinico e acido carnosico che arrestano la morte delle cellule nervose e ne prevengono la degenerazione
L’olio essenziale di rosmarino favorisce la chiarezza mentale grazie ad un composto, l’1,8-cineolo, riconosciuto dai ricercatori Mark Moss e Lorraine Oliver presso la Northumbria University, Newcastle, come agente che favorisce il miglioramento delle prestazioni cognitive e l’umore; entra nel flusso sanguigno dei mammiferi dopo inalazione o ingestione.
Il rosmarino possiede componenti chimici che prevengono la perdita di acetilcolina, un neurotrasmettitore del cervello fondamentale, del quale sono carenti le persone affette da Alzheimer. Potrebbe essere quindi particolarmente valido nel curare questa patologia, il decadimento cognitivo e i disturbi della memoria.


In uno studio del 1998 pubblicato sul Journal of Neuroscience, è stato provato che il rosmarino aumenta la vigilanza.
Una ricerca, presentata sul Journal of Agricultural and Food Chemistry, dimostrerebbe che “il rosmarino potrebbe essere considerato come un farmaco contro il diabete, in grado di abbassare i livelli di glucosio nel sangue“.
Un recente studio condotto dalla Saint Louis University School of Medicine dimostra che ”Gli estratti del rosmarino migliorano l’apprendimento e la memoria e riducono l’ossidazione dovuta a stress, fattore caratteristico del declino dell’invecchiamento”.
E’ sconsigliato l’uso a chi soffre di epilessia.
L’uso cosmetico, come infuso, arresta la caduta dei capelli.
Per completare, si ricorda che, con la sua insostituibile fragranza, il rosmarino arricchisce focacce e molte prelibatezze gastronomiche.

Caratteri botanici:
E’ una specie rustica che può raggiunge anche 3 metri di altezza, con radici profonde e ben ancorate tale da essere una delle specie più utilizzate per frenare il movimento terroso dei pendii.
Le foglie sono lineari, persistenti e coriacee, numerosissime sui rametti,
I fiori, molto melliferi, sono ermafroditi, sessili e piccoli, raggruppati all’ascella delle foglie.
L’impollinazione è entomofila , cioè avviene grazie a insetti pronubi, come le api, attirati dal nettare dei fiori.

Esigenze ambientali:
Il rosmarino predilige clima mite, caldo, asciutto ed è resistente al freddo e al caldo.
Richiede posizioni soleggiate con esposizione a Sud o Sud-Est al riparo di muri dai venti gelidi.
Si adatta a tutti i tipi di terreno purché ben drenati.
Si può coltivare in vaso sui terrazzi, avendo cura di evitare ristagni idrici.
Propagazione:
La propagazione per seme si effettua in primavera.
La moltiplicazione tramite talea erbacea viene effettuata prelevando in luglio-agosto talee di legno semimaturo, lunghe circa 10 cm, piantate in letto freddo di torba e sabbia in parti uguali, si fanno svernare in cassone e si trapiantano in pieno campo nella primavera successiva.
Nelle zone a clima mite le talee si mettono direttamente a dimora in autunno.

Viene considerata una specie poco esigente, per cui sarà necessario, all’impianto, soltanto l’interrimento di letame maturo o sostanza organica compostata e di guano.

Dott.ssa Agr. Brigida Spataro

foto: pexels.com

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