Riqualificazione energetica di condomini e appartamenti: detrazione fiscale del 65% (Irpef o Ires)

Il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico del Ministero dell’Ambiente ha prorogato fino al 31 dicembre 2015 la detrazione fiscale del 65% (Irpef o Ires) prevista dalla legge 10\2013 per la riqualificazione energetica di condomini e appartamenti.
Per beneficiarne bisogna affidare il progetto a un’azienda specializzata e poi richiedere la certificazione energetica dell’edificio. Senza tale certificazione si può accedere alle detrazioni Irpef previste per le spese di ristrutturazione del 50%.
In ottemperanza alla legge 14 gennaio 2013, n. 10, che prevede l’obbligo per gli Enti locali di adottare misure volte a favorire l’assorbimento delle polveri sottili e ridurre l’effetto “isola di calore estiva” che in centro città sfiora i 7- 10° gradi in più rispetto alle periferie, anche la Sovrintendenza dei beni ambientali e le Amministrazioni comunali e regionali siciliane stanno prendendo provvedimenti perché il prossimo sviluppo dei contesti urbani avvenga in accordo con i principi del protocollo di Kyoto, in modo sostenibile, rispettoso dell’ambiente e dei cittadini e nella piena consapevolezza e conoscenza del proprio patrimonio verde.
Secondo l’articolo 6 “Promozione di iniziative locali per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, le regioni, le province e i comuni” , ciascuno nell’ambito delle proprie competenze e delle risorse disponibili, promuovono l’incremento degli spazi verdi urbani, di «cinture verdi» intorno alle conurbazioni per delimitare gli spazi urbani, adottando misure per la formazione del personale e l’elaborazione di capitolati finalizzati alla migliore utilizzazione e manutenzione delle aree, e adottano misure volte a favorire il risparmio e l’efficienza energetica, l’assorbimento delle polveri sottili e a ridurre l’effetto «isola di calore estiva», favorendo al contempo una regolare raccolta delle acque piovane, con particolare riferimento:
a) alle nuove edificazioni, tramite la riduzione dell’impatto edilizio e il rinverdimento dell’area oggetto di nuova edificazione o di una significativa ristrutturazione edilizia;
b) agli edifici esistenti, tramite l’incremento, la conservazione e la tutela del patrimonio arboreo esistente nelle aree scoperte di pertinenza di tali edifici;
c) alle coperture a verde, di cui all’articolo 2, comma 5, del regolamento di cui al d.P.R. 2 aprile 2009, n. 59, quali strutture dell’involucro edilizio atte a produrre risparmio energetico, al fine di favorire, per quanto possibile, la trasformazione dei lastrici solari in giardini pensili;
d) al rinverdimento delle pareti degli edifici, sia tramite il rinverdimento verticale che tramite tecniche di verde pensile verticale;
e) alla previsione e alla realizzazione di grandi aree verdi pubbliche nell’ambito della pianificazione urbanistica, con particolare riferimento alle zone a maggior densità edilizia;
f) alla previsione di capitolati per le opere a verde che prevedano l’obbligo delle necessarie infrastrutture di servizio di irrigazione e drenaggio e specifiche schede tecniche sulle essenze vegetali;
g) g) alla creazione di percorsi formativi per il personale addetto alla manutenzione del verde, anche in collaborazione con le università, e alla sensibilizzazione della cittadinanza alla cultura del verde attraverso i canali di comunicazione e di informazione.
Tra i benefici dei rinverdimenti, anche verticali, si sottolinea la riduzione del 23% dei consumi per il condizionamento climatico e l’aumento del valore dell’immobile dal 5 al 15%.
Le “norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” considerano l’importante ruolo che gli alberi, in particolar modo, rivestono nel controllo delle emissioni, nella protezione del suolo, nel miglioramento della qualità dell’aria, del microclima e della vivibilità delle città, rendendo strategica per qualsiasi amministrazione comunale la conoscenza dettagliata del proprio patrimonio arboreo.
La legge in questione ha lo scopo di definire un quadro di obiettivi e strumenti per migliorare la componente verde dei comuni, attraverso l’introduzione di alcune norme urbanistiche e la messa a sistema di iniziative di promozione, tutela e valorizzazione degli elementi verdi del territorio.
La legge 14 gennaio 2013, n. 10 prevede l’obbligo per gli Enti locali di incrementare gli spazi verdi urbani e le cinture verdi, di verificare le azioni poste in essere e di proporre un Piano nazionale per la realizzazione di aree verdi permanenti intorno alle maggiori città e filari alberati lungo le strade.

Dott. ssa Agr. Brigida Spataro

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