Secondo il Conapi, il consorzio che raccoglie 600 produttori e 75.000 alveari, la produzione del 2016 subirà un calo del 70 % rispetto all’anno scorso.
Le conseguenze sono allarmanti: su una capacità produttiva media del consorzio di 3.000 tonnellate di miele, quest’anno si arriverà a mille.
Il risultato? Un aumento dei prezzi per i consumatori di circa il 20%.
Quali sono le cause? “Possono essere due – hanno spiegato il responsabili del Conapi – i cambiamenti climatici, di cui le api sono il primo sensore, e l’abuso di pesticidi in agricoltura, che provoca il fenomeno dello spopolamento improvviso di intere colonie. Le api sono delle vere e proprie sentinelle ambientali, dei bioindicatori capaci di intercettare immediatamente le sostanze inquinanti”.
Ecco che i consumatori devono tutelarsi dalle contraffazioni: il miele importato dalla Cina viene addizionato un mix di zuccheri artificiali. Occhio all’etichetta, altrimenti potremmo comprare dagli scaffali dei supermercati un prodotto che non ha le caratteristiche e le proprietà del miele.
Il famoso studio della Dott.ssa Susan M. Meschwitz, Ph.D. all’Università Salve Regina a Newport, Rode Island, esposto all’Assemblea nazionale della American Chemical Society attesta che il miele grezzo è uno dei migliori antibiotici naturali: “La proprietà unica di miele risiede nella sua capacità di combattere le infezioni su più livelli, rendendo più difficile ai batteri di sviluppare resistenza “.
Articolo: Dr.ssa Stefania Mangiapane
Foto: http://mangiarebuono.it/una-carica-di-energia-per-crescere/