La corte ha accolto la richiesta di Greenpeace e Pan Europe: da oggi le aziende saranno obbligate a diffondere i risultati integrali degli studi di sicurezza realizzati per l’immissione in commercio del glifosato.
In particolare, la Corte di giustizia ha ritenuto che questi studi rientrassero nell’ambito delle “informazioni sulle emissioni nell’ambiente”, come definito ai sensi della Convenzione di Aarhus e delle norme Ue che hanno recepito questa Convenzione.
Federica Ferrario, responsabile campagna agricoltura di Greenpeace Italia, ha infatti affermato che: “La sentenza stabilisce che le autorità devono pubblicare tutti gli studi utilizzati per le valutazioni dei rischi dei pesticidi, e non possono tenerli segreti per proteggere gli interessi commerciali delle aziende. In base alla sentenza odierna, sia le autorità europee che quelle nazionali dovrebbero d’ora in poi rendere pubblici questi studi in automatico, e non solo a seguito di richieste di accesso ai dati. Nelle valutazioni dei rischi dei pesticidi la trasparenza è di vitale importanza, dato che sono a rischio salute e ambiente”.
Ecco il testo della sentenza:
http://curia.europa.eu/jcms/upload/docs/application/pdf/2016-11/cp160128en.pdf
Articolo: Dr.ssa Stefania Mangiapane
Foto: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/771324/dal-salento-la-campagna–stop.html