Secondo quanto afferma Ing. Mihail Mihailov, presidente dell’Associazione per l’apicoltura biologica (AAB) e l’Unione dell’Apicoltura bulgara (UAB) il miele bulgaro è altamente competitivo. L’alta qualità viene apprezzata all’estero, tanto da essere utilizzato come esaltatore di altri mieli.
“La cosa che rende il miele bulgaro unico e migliora i suoi indicatori fisico-chimici rispetto ad altri prodotti è proprio la natura. Nel nostro paese il clima è molto adatto per allevare le api“, afferma l’Ing. Mihaylov.
Ma in che paesi esporta la Bulgaria? Principalmente nell’Unione Europea (UE), ma soprattutto la Germania rappresenta il consumatore più grande eseguendo la riesportazione del miele bulgaro e per poi rivenderlo.
“Sicuramente bisogna sapere che il miele bulgaro è estremamente competitivo. Se c’è un problema, è che gli importi sono relativamente piccoli“.
Ecco i dati: per 2015 a ottobre le statistiche mostrano un importo complessivo pari a 10.500 tonnellate di miele prodotto, di cui due terzi viene realizzato per l’estero e un terzo rimane per il consumo interno.
Ma tutto il mondo è paese. Anche in Bulgaria soffrono il problema della contraffazione del miele importato del miele dalla Cina e Ucraina a prezzi bassi. La mancanza di una regolamentazione severa sull’etichettatura e sulla tracciabilità permette che “Gli importatori di questo miele lo rielaborano per poi venderlo sul nostro mercato come ‘miele bulgaro'”.
Articolo: Dr.ssa Stefania Mangiapane
Foto: http://www.birrapertutti.it/birra-al-miele-di-castagno-la-ricetta/
Fonte: Horizont Trading and Service