Secondo l’ultima indagine pubblicata da Coldiretti: “Più di 1 italiano su 2 (54%) ha diminuito o annullato gli sprechi alimentari adottando nell’ultimo anno strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, fino alla spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di più”.
Il risparmio del cibo non è solo un problema etico ma che determina anche – precisa la Coldiretti – “effetti sul piano economico ed anche ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Lo spreco alimentare nelle case degli italiani ammonta comunque a circa 36 kg all’anno pro capite secondo Waste Watcher e cresce durante l’estate – segnala Coldiretti – con l’aumento delle temperature che rendono più difficile la conservazione dei cibi. Tra gli alimenti più colpiti svettano infatti verdura e frutta fresca, seguite da pane fresco, cipolle e aglio, latte e yogurt, formaggi, salse e sughi“.
La strategia antispreco piu’ utilizzata dagli italiani? Una spesa più oculata acquistando solo quello che serve.
Per conservare il cibo raccomandiamo di utilizzare sempre e acquistare prodotti confezionati con packaging ecosostenibile, al fine di poter salare l’ambiente raggiungendo un duplice obiettivo:
– riduzione dei materiali d’imballaggio che non abbiano una funzione di protezione del prodotto o un ruolo nella distribuzione dello stesso al consumatore;
– impiego, quando possibile e in relazione alla natura del prodotto, di materiali che siano biodegradabili;
– impiego, quando possibile, di imballaggio riutilizzabile.
Articolo: Dott.ssa Stefania Mangiapane
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