Zafferano bio: massimo risultato reddituale con minimi sforzi. Ecco tutti i consigli utili

Lo zafferano (Crocus sativus) è una bulbosa perenne molto rustica che prospera nelle aree soleggiate, dove il clima è caldo e asciutto. Non tollera gli inverni rigidi e va protetta dai venti dominanti.
Durante l’inverno la pianta è in fase di riposo e non è visibile la parte aerea, ma il bulbo può essere gravemente danneggiato da temperature di pochi gradi sottozero.
Lo zafferano con stimmi di migliore qualità è quello che cresce in zone collinari fino a 800m di altitudine, su versanti ben esposti a sud, soleggiati tutto il giorno e non soggetti a ritorni di freddo primaverile.
Il terreno ideale deve essere sciolto, ben drenante e un po’ calcareo.
Da escludere i suoli argillosi e pesanti, nei quali l’acqua ristagna facendo marcire i bulbi, così come i terreni sassosi che impediscono il normale sviluppo del bulbo.

L’impianto dello zafferano va effettuato, previa erpicatura o sarchiatura e letamazione, da metà agosto fino alla fine di settembre dopo le prime piogge estive.
I bulbi si interrano in solchi paralleli profondi 10 – 15 cm, ad una distanza tra i bulbi sulla fila di circa 10 cm e tra le fila di circa 20 cm
La densità ottimale per metro quadrato di terreno si aggira intorno a 45 – 50 bulbi.
L’irrigazione, da evitare quando i fiori sono aperti per non rovinare gli stimmi, va eseguita mediante scorrimento di acqua sul terreno soltanto in caso di periodi molto asciutti successivi alla messa a dimora dei bulbi.
Nella rotazione quadriennale deve seguire ad una leguminosa e bisogna evitare le aree dove siano state impiantate altre bulbose.
Lo zafferano è una coltura tradizionale siciliana da reintrodurre nel territorio con buone prospettive di alto reddito per le pmi delle zone marginali dell’Isola che puntano a nicchie di mercato di prodotti biologici e di alta qualità.

In Sicilia è venduto a 15/20 € a grammo rispetto ai 30/34 € al grammo nel resto d’Italia.
Su 100 metri quadrati di superficie si ricavano mediamente le seguenti quantità di prodotto:
circa 50 gr il 1° anno
circa 100 gr il 2° anno
circa 150 gr il 3° anno (massima resa)
circa 100 gr il 4° anno
Oltre l’ottimo sapore che la polvere di zafferano conferisce a molte pietanze, è importante sottolineare le proprietà tonico–stimolanti e antiaging.
Lo zafferano cresce principalmente nell’Ennese, ma la coltivazione si sta diffondendo lentamente su tutto il territorio regionale siciliano. Gli imprenditori sono poco organizzati per garantire i prodotti tipici e a fare sistema. Una realtà organizzata è la Cooperativa Oro Rosso di Sicilia che vende lo zafferano in stigmi, non in polvere, per garantire una maggiore qualità e salubrità del prodotto. Inoltre, il confezionamento è fatto in contenitori di vetro per mantenere inalterate le proprietà organolettiche del prodotto, evitando cosi l’esposizione dello stesso alla luce e all’umidità, poiché è una spezia delicata ed igroscopica.
Negli ultimi anni è stato conferito il marchio DOP al “Piacentinu ennese”, è stato istituito il Consorzio di tutela ed è stato inserito lo zafferano nel disciplinare di produzione.
La difesa fitosanitaria dello zafferano è preventiva: si realizza con la selezione dei bulbi e con una concia con prodotti a base di rame. Le varietà standardizzate non riescono ad adattarsi alle condizioni locali e hanno bisogno di grandi quantità di pesticidi e fertilizzanti, mentre l’agricoltura biologica, biodinamica e tradizionale cerca di incrementare la diffusione di varietà, come lo zafferano “Piacentinu ennese”, che diano risposte alle condizioni pedoclimatiche locali per produrre in maniera sostenibile.
Le malattie più frequenti possono essere causate dai seguenti patogeni: Fusarium oxysporum f.sp. gladioli y Fusarium sp., Rhizoctonia croccorum y Rhizoctonia violacea Tul., Penicillium verrucosum var,  Corymbeferum, Uromyces croci Pass. e Phoma crocophyla Saccardo.
Con Regolamento n. 1305\2013 del 20 settembre 2013, l’U.E. ha istituito sostegni a favore dello sviluppo rurale. In particolare il PSR Sicilia prevede la Misura 11 Agricoltura biologica (art. 29 del Reg. U.E. n. 1305\2013) e la Misura 13 Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o altri vincoli specifici.

BENEFICIARI
Agricoltori e le associazioni di agricoltori che dimostrino la disponibilità delle superfici per tutto il periodi dell’impegno
I beneficiari, e quindi le superfici aziendali, devono essere assoggettati al sistema di controllo e possedere, al momento della domanda, il documento giustificativo rilasciato dagli Organismi di Controllo ai sensi degli art.28 e 29 del Reg. 834\2013 e delle norme nazionali e regionali.
LINK UTILI:
http://www.psrsicilia.it/Allegati/PSR2014 2020/bando%202015%20misura%2011%2021_4_15%20(5).pdf
-http://www.agronomict.it/download/REG_UE_1305_2013-PSR_2014-2020- Bando_2015_Misura_13%20.pdf

Dott.ssa Agr. Brigida Spataro

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