Secondo lo studio di Coldiretti presentato alla Celebrazione della giornata mondiale dell’olio di oliva indetta dal Consiglio Oleicolo Internazionale (COI) vi è stato un aumento sostanziale del consumo di olio d’oliva: dal +250% Usa al +763% in Gran Bretagna fino al +1400% in Giappone.
Il risultato? Un aumento record delle esportazioni di olio di oliva dell’8’% nei primi otto mesi del 2016, e – sottolinea la Coldiretti – valori che vanno per il Made in Italy dall’aumento del 18% in Cina, dove però le quantità sono ancora ridotte, al +7% del Giappone fino al +11% negli Usa, dove è diretto quasi 1/3 dell’olio di oliva che varca le frontiere nazionali.
Ecco i dati: nel mondo sono stati consumati complessivamente 2,99 miliardi di chili di olio di oliva nel corso dell’anno. E in particolare:
– Italia : 581 milioni di chili;
– Spagna : 490 milioni di chili
– Stati Uniti : 308 milioni di chili
– Giappone 60 milioni di chili
– Gran Bretagna: 59 milioni di chili
– Germania: 58 milioni di chili.
L’Italia è in controtentenza. Nel corso dei 25 anni i consumi sono rimasti pressoché stabili (+8%).
A pesare quest’anno sul mercato mondiale è anche il crollo della produzione Made in Italy che – conclude la Coldiretti – si è praticamente dimezzata (-49%) a 243mila tonnellate, con un deciso effetto sull’andamento delle quotazioni che rispetto all’inizio della anno solo schizzate del 54% alla borse merci di Bari dove hanno raggiunto i 5,90 euro al chilo.
Fonte: Coldiretti
Articolo: Dr.ssa Stefania Mangiapane
Foto: http://www.cdamarket.it/goccio-dolio-doliva/