La prima conseguenza della Brexit sul settore agroalimentare italiano? Purtroppo ricade su un settore già colpito dalla crisi: l’olio di oliva Made in Italy esportato in Gran Bretagna ha subito un crollo record del’13%, dopo essere aumentate del 6% nella prima metà del 2016.
E’ quanto emerge dall’analisi divulgata dalla Coldiretti in occasione delle dichiarazioni del presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker sull’uscita de Regno Unito, su dati Istat relativi ai primi undici mesi del 2016.
I fattori determinanti sono stati i seguenti:
- il rapporto di cambio sfavorevole della sterlina;
- il sistema di etichettatura a semaforo che la Gran Bretagna ha deciso di far adottare al 98% dei supermercati inglesi sul quale l’Unione Europea si appresta a chiudere senza conseguenze la procedura di infrazione alla luce della nuova situazione.
Proprio l’adozione di questo tipo di etichettatura basato sulla diminuzione del consumo di grassi, sali e zuccheri, non è basata sulle quantità effettivamente consumate ma solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze. Ecco che (paradossalmente) finisce per escludere dalla dieta alimenti come l’olio extravergine d’oliva.
A cura di Stefania Mangiapane
Foto: https://www.hellotaste.it/olio/benefici-olio-extravergine/lolio-extravergine-di-oliva-fa-male