L’uso in cucina dei fiori risale a tanti anni fa, dalla civiltà cinese a quella romana alla greca.
Queste meraviglie della natura sono particolarmente usate nelle ricette tradizionali italiane, come i golosi fiori di zucca o nelle preparazioni indiane, come i delicati petali di rosa.
Perché aggiungere fiori nei nostri piatti?
E’ un ottimo metodo per dare colore, sapore e originalità alle pietanze. Il sapore potrà rendere originali i vostri manicaretti, con aromi speziati, erbacei, o fragranti.
Dove usarli? Sicuramente nelle insalate, tisane o the, o come semplice guarnizione di dolci al cucchiaio o cocktail.
Ma prima di immergerci in tanto colore, alcune raccomandazioni.
Mangiare fiori sbagliati potrebbe essere… mortale!
Niente panico, però bisogna adottare alcune precauzioni nel consumarli in perfetta sicurezza:
a) mangiare fiori che sai essere commestibili, nel dubbio consulta un libro specializzato a riguardo;
b) mangiare fiori che sono stati coltivati con metodo BIOLOGICO o BIODINAMICO (magari con le nostre guide).
Attenzione: quelli che provengono dal fiorista sono trattati con agenti chimici e pesticidi. Quindi sono adatti come ornamento di un vaso, non in un piatto
c) non utilizzare fiori colti per strada o nei giardini pubblici.
Valgono le stesse regole del fioraio, molto probabilmente sono stati trattati con sostanze tossiche per noi e per i parassiti.
d) mangiare solo i petali: è importante rimuovere pistilli e i gambi;
e) se soffrite di allergie, utilizzate i fiori in cucina gradualmente.
Pronti per cominciare?
Articolo e grafica: Stefania Mangiapane
