Secondo il dossier presentato da “Ellen MacArthur Foundation” all’ultimo World Economic Forum di Davos, ogni anno finiscono in mare oltre 8 milioni di tonnellate di plastica.
È come se ogni minuto, per 365 giorni, un camion della spazzatura riversasse il proprio contenuto nell’oceano.
Sta provando a dare uno stop a questo tipo di inquinamento Skipping Rocks Lab, una start-up britannica che mira a mettere in commercio capsule trasparenti, biodegradabili e commestibili, realizzate con un polimero sintetico ricavato dalle alghe.
Queste perle chiamate “Ooho”, una volta messe in bocca, possono essere morse per liberarne il contenuto.
I vantaggi? Abbattimento dei costi e resistenza.
Questo tipo di materiale può essere utilizzato per confezionare acqua, bibite gassate, alcolici e persino prodotti cosmetici.
Ecco il video:
Stefania Mangiapane
Foto: http://www.focus.it/