Rifiuti tossici trasportati negli stessi camion usati per portare grano sfuso. Ecco quanto scoperto dal Corpo forestale dello Stato nel Nord Italia.
Proprio così, trasportato in condizioni insicure e senza alcun rispetto di norme igieniche e sanitarie, il grano era destinato alle nostre tavole. Purtroppo è sempre più diffusa la violazione della normativa per ottimizzare l’utilizzo dei mezzi e poter così proporre prezzi concorrenziali
Ecco il motivo. Il prezzo.
Le indagini hanno consentito di evidenziare casi nei quali abitualmente negli stessi vani di carico che trasportavano rifiuti speciali pericolosi, in tempi fin troppo ravvicinati, venivano caricati con alimenti.
Le imprese così ottimizzano l’utilizzo dei camion, che viaggiando sempre carichi, possono proporre prezzi concorrenziali per il trasporto delle merci alimentari e dei rifiuti.
Rispetto alle imprese di trasporto, le quali sono obbligate dalla legge ad osservare la normativa di settore, non possono utilizzare mezzi adibiti al trasporto di rifiuti pericolosi per gli alimenti.
Ciò in quanto per ragioni igienico sanitarie e di pericolo per la salute pubblica, i provvedimenti concessori dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali vietano in modo assoluto l’utilizzo dei mezzi e dei recipienti che hanno contenuto rifiuti pericolosi per il trasporto di prodotti alimentari.
Anche L’UE con un proprio Regolamento, dispone che i prodotti alimentari sfusi, liquidi, granulari o in polvere devono essere trasportati in vani di carico e o contenitori riservati al trasporto di prodotti alimentari.
Veniamo sempre al punto focale: il rispetto di tali divieti comporta il conseguente aumento dei costi.
Il consumatore è il vero propulsore dell’economia. Le singole scelte incidono sul cambiamento.
Se continuiamo a comprare non a km zero, inseguendo il pacco di pasta in offerta senza chiederci come mai è distribuito ad un prezzo così concorrenziale, non aiuteremo mai gli agricoltori.
E le nostre battaglie per rilanciare e salvaguardare il comparto agricolo, saranno solo chiacchiere.
Appena saranno terminate le rogatorie internazionali, a Reggio Emilia si terrà il processo: 37 gli indagati che rischiano fino a 10 anni di reclusione ma la Forestale sta continuando a fare controlli
Link servizio messo in onda su Rai news:
a cura di Stefania Mangiapane
Foto: http://www.ecomulo.it/celiachia-e-intolleranza-al-glutine/