La Nigella sativa (sin. cumino nero, sesamo nero, coriandolo romano), ranuncolacea erbacea perenne dalle strane foglie ramificate e lineari e dai leggiadri e appariscenti fiori con 5-10 petali lilla, azzurro, bianco o blu, che continuano a sbocciare dalla primavera e per tutta l’estate, è una delle piante ideali con le quali creare meravigliose consociazioni insieme alle rose bianche, rosa e rosse.
E’ facilissima da coltivare in vaso utilizzando terriccio fertile, drenato e assicurando un’esposizione ben soleggiata (7 ore di sole al dì) e clima mite.
La semina (5 cm di profondità distanziando i semi di 10 cm tra loro) si effettua da febbraio (in semenzaio) ad aprile (a dimora), in tre settimane germoglieranno le prime piantine che dovranno essere irrigate delicatamente soprattutto nei periodi di siccità o molto ventosi. Sopporta, comunque, brevi periodo di siccità, ma non i ristagni idrici. Attenzione però nei trapianti perché le radici sono delicatissime.
Lascia che i fiori appassiscano e producano i preziosi semi commestibili; a questo punto taglia le piante alla base e appendile in un luogo asciutto e ventilato dentro sacchetti di carta in modo che i baccelli possano continuare a maturare e i semini cadano naturalmente senza disperdersi. Lasciali seccare per una settimana e conservarli in un contenitore ermetico. I semi, di colore bianco o grigio, dopo l’essiccazione al sole saranno neri.
PROPRIETA’
I frutti sono grandi capsule gonfie composte di 3-7 sezioni, ciascuna contenente numerosi semi dal sapore amaro e pungente, ricchi di preziosi grassi acidi insaturi, nigellina, melantina, arginina, cisteina, lisina, potassio, selenio, calcio, ferro, zinco proteine, carotene, vitamine (A, B1, B2, B6, B12, C, D). L’olio che da essi si estrae è stato sempre usato nella medicina tradizionale per curare pelle e capelli (il segreto di Cleopatra per mantenere la pelle giovane), risolvere dermatiti ed eczemi, come antiasmatico, antivirale, antifungino e antibatterico, antiparassitario intestinali, emmenagogo, ed è eccezionale contro tosse e mal di gola. Viene utilizzato come spezia per aromatizzare il pane o nelle insalate e bevande. La Nigella sativa rientra, infatti, nella lista del Ministero della salute per l’impiego, ma non è ammessa nel settore degli integratori alimentari perché contiene anche damascenina, un alcaloide tossico. |
La rivista International Journal of Antimicrobial Agents ha pubblicato una ricerca che evidenzia la guarigione di patologie intestinali e l’eliminazione del batterio dell’Helicobacter pylori semplicemente mangiando giornalmente un cucchiaino di semi insieme al miele.
Addirittura nel 2010 la Nestle’ aveva presentato un brevetto sull’uso della Nigella sativa per “prevenire allergie alimentari” (brevetto internazionale pubblicazione WO2010133574 di Nestlé).
Dott.ssa Agr. Brigida Spataro