Litchi chinensis, l’unico litchi dalla polpa bianca squisitamente dolce, spontaneo in Cambogia, Vietnam e Cina meridionale dove si annoverano magnifici esemplari ultramillenari di 30 metri, può facilmente essere coltivato in Sicilia in irriguo (esigeestati calde, umide, piovose) grazie al clima ideale tipico delle zone sub tropicali, con estati calde e inverni miti che favoriscono lo sviluppo dei giovani esemplari ancora molto sensibili al freddo (prospera tra i 7°C e 34°C). Qui, per ottenere nuove varietà, si consiglia di seminare a marzo per fruire delle abbondanti piogge che facilitano la germinazione dei semi, in pieno sole, al riparo dai forti venti che potrebbero compromettere la fioritura e la fruttificazione, su suoli ricchi, sciolti, profondi, subacidi perfettamente drenati.
Le piante propagate per margotta si mettono a dimora definitiva da aprile a settembre salvaguardando il delicato apparato radicale e non vanno mai potate; giungono a maturazione già in primavera e consentono di avere produzioni di 200 quintali per ettaro.
Esistono innumerevoli varietà di litchi a fruttificazione precoce per climi freddi o tardiva per climi più caldi che, in condizioni climatiche dissimili, presentano anche caratteristiche diverse nella stessa cultivar e tra le più note in Italia si annoverano: “Mauritius” (sin. Tai-so), Wai chee, Brewster, Sweet heart ( marchio commerciale registrato per questa cultivar); tutte nel tardo periodo autunnale maturano le bacche di tre centimetri dalla scorza rugosa, rosata che racchiude la dolce polpa bianca, polposa e delicata.
PROPRIETA’
Le principali proprietà terapeutiche del litchi, riconosciute già nella medicina tradizionale cinese per gli effetti benefici sulla circolazione e la prevenzione dell’aterosclerosi, si devono soprattutto alla vitamina B3, B1, B2, B6, E, K e J e all’abbondanza di potassio oltre al rame, al ferro, al fosforo,allo zinco e al selenio.
Tuttavia è meglio non consumarne eccessive quantità perchè possono scatenare epistassi e infiammazione della gola.
Dott.ssa Agr. Brigida Spataro
Foto: http://www.tropiscape.com/