Papaya gourmand: dal risotto ai dolci, ecco l’ingrediente immancabile in cucina

La papaya, Carica papaya, L., è una pianta della famiglia delle Caricacee originaria del Brasile e delle Isole Hawaii, oggi diffusa in tutte le regioni tropicali e subtropicali; nel Mediterraneo viene coltivata solo in Sicilia.

Oltre a gustarla al naturale nelle insalate, ci sono ricette golose per rendere speciali le nostre colazioni. Un esempio? La papaya candita!

In alcuni negozi specializzati è possibile trovare la papaya candita, ottima come snack e da utilizzare in aggiunta al muesli. Ma se la volessimo preparare in casa?

Ecco la ricetta:

Sbucciare e pulire la papaya, far bollire l’acqua con lo zucchero, circa lo stesso peso della papaya, e succo di un limone. Quando l’acqua bollirà aggiungete la papaya tagliata a fettine e si fa cuocere fino a farle assorbire tutto il liquido. Ultimo step:  farla asciugare per qualche giorno al sole e sarà quindi pronta per essere gustata.

Ma anche il risotto può diventare un piatto originale e sfizioso con la papaya. 

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Anche se lontano dalla nostra cultura mediterranea, la papaya si presta ottimamente come condimento per ricette con la pasta e risotti. Potete realizzare un risotto originale aggiungendo la papaya a cubetti verso metà cottura del riso. Un’alternativa è preparare una salsa di accompagnamento alla pasta facendo saltare la papaya in padella con del cipollotto, olio evo e timo.

Un’alternativa per una schiscetta in ufficio?

Potete realizzare una pasta fredda con papaya tagliata a julienne, menta fresca, succo di limone, un filo d’olio d’oliva e sale.

Perchè scegliere la papaya ?

Il frutto acerbo della Papaya contiene molti più enzimi papaina, chimopapaina e papaialisozima rispetto al frutto maturo.
Le vitamine, i minerali e gli oligoelementi di cui la Papaya è ricca, svolgono la funzione di “coenzimi”.
I frutti di papaya sono ricchi di flavonoidi, vitamina C, oligoelementi con azione “coenzimatica” (magnesio, potassio, selenio, ferro, calcio in forma naturale biologica assimilabile), tiamina e papaina, principio ad attività proteolitica utile nei problemi digestivi e dell’apparato gastrico.
Contiene licopene e beta-criptoxantina, che l’organismo converte in Vitamina A, in quantità decisamente superiori a pompelmi, avocado, arance, limoni e carote.
Gli aborigeni australiani conoscevano da secoli le potenzialità nutritive della papaya che era alla base della loro alimentazione.
Mentre in Giappone è famosa per la prevenzione delle patologie epatiche e come vermifugo.
L’azione sinergica di tutte le componenti della papaya, secondo gli esperti del BS, Agriculture and Agribusiness Department dell’Università di Karachi, in Pakistanriesce a prevenire e curare il diabete, il cancro, l’ipertensione, i problemi di circolazione, riduce il rischio di problemi oculari e la miopia, migliora la fertilità maschile e femminile.


I semi di papaya contengono flavonoidi e polifenoli che proteggono dalle infezioni batteriche, infatti i ricercatori dell’università su menzionata, Mariam Naseem e Muhammad Kamran Nasir, riportano come in Nigeria sia stato così possibile liberare il 76,7 per cento dei bambini da vermi e batteri nocivi intestinali.
Mariam Naseem ha scoperto, inoltre, che sempre i semi di papaya contengono anche una speciale molecola che riduce la formazione dei tumori.

I semi di papaya, inoltre,  sono degli anticoncezionali maschili naturali. Gli studi scientifici dimostrano che sospendendone il consumo, dopo un periodo di 60 giorni si ritorna ad essere fertili.

Infine, le sostanze contenute nella papaya, spiegano questi ricercatori al Pakistan Daily Times, prevengono le disfunzioni renali e possono liberare l’intestino dai germi.

 

 

Articolo: Dr.ssa Stefania Mangiapane

Foto: papayahhh

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