Sin dall’antichità la borragine viene usata come antipiretico, emolliente, diuretico, per i disturbi premestruali, mestruali, della menopausa e per calmare la tosse.
Vuoi preparare un infuso di borragine? Prendete 10 grammi di borragine e fateli bollire in 1 litro d’acqua per qualche minuto.
Successivamente filtrate con un colino e consumate calda, meglio se la sera prima di andare a letto.

L’olio ottenuto dai semi spremuti a freddo, ricco dei salutari acido gamma 3 linolenico e fitoestrogeni, dalle proprietà antinfiammatorie e antiage, è, invece, completamente privo di sostanze tossiche; inoltre fluidifica il sangue e libera i vasi arteriosi dal colesterolo (controindicato e da assumere sotto controllo medico dagli emofiliaci e in terapia con anticoagulanti.

Applicandolo sulle macchie senili e assumendone un cucchiaio al giorno se ne riduce l’espansione e la cheratinizzazione.
La borragine ha foglie ovali a margine dentato-ondulato, dotate di un lungo picciolo, a maturità presentano una ruvida peluria; questi peli quando vengono sfiorati, espellono una sostanza irritante che causa bruciore e prurito.

Le foglie giovani raccolte in aprile-maggio sono variamente impiegate in gustosi piatti tipici regionali, ma l’uso alimentare e terapeutico in quantità eccessive di foglie e fiori crudi è sconsigliato; infatti uno studio pubblicato sul Journal of Natural Products (K. M. Larson, M. R. Roby, and F. R. Stermitz, ”Unsaturated Pyrrolizidines from Borage-Borago officinalis”) evidenzia la presenza di alcaloidi pirrolizidinici nei petali e nelle foglie, dall’azione epatotossica e cancerogena che neppure la cottura distrugge del tutto.
Dott.ssa Agr. Brigida Spataro
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